Un passo importante verso la rinascita del Giardino Botanico della Reggia di Quisisana. Il Comune di Castellammare di Stabia ha espresso parere motivato positivo alla Valutazione di Incidenza Ambientale per il progetto di recupero e valorizzazione dell’area verde storica della residenza borbonica .
Il piano, promosso dal Ministero della Cultura e dal Parco Archeologico di Pompei, rientra nel Contratto Istituzionale di Sviluppo “Vesuvio–Pompei–Napoli” ed è finanziato grazie alla Delibera Cipess 29/2022. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: restituire dignità e funzionalità al giardino, trasformandolo in un luogo di equilibrio tra natura, storia e comunità.
Gli interventi previsti comprendono l’abbattimento di 72 alberi ormai compromessi, operazioni di cura e restauro delle alberature esistenti, nuovi impianti arbustivi e arborei, la rigenerazione dei prati, la riqualificazione dei percorsi storici e il restauro delle componenti architettoniche e monumentali. A completare il quadro, saranno realizzati nuovi impianti di irrigazione e illuminazione, per garantire fruibilità e sicurezza anche nelle ore serali .
Grande attenzione è stata posta alle prescrizioni ambientali. L’area ricade infatti all’interno del sito Natura 2000 “Dorsale dei Monti Lattari” e, per evitare interferenze con la fauna locale, tutte le attività di cantiere dovranno essere sospese tra il 1° aprile e il 31 luglio, in coincidenza con il periodo riproduttivo. Anche la movimentazione dei mezzi sarà rigidamente regolamentata per non alterare gli habitat sensibili. In fase di esercizio, le manutenzioni con macchinari saranno vietate negli stessi mesi, consentendo solo interventi manuali.
Il progetto ha un valore culturale e identitario: la Reggia di Quisisana, già residenza estiva dei Borbone, tornerà ad avere un giardino degno della sua storia. Un polmone verde che, oltre a conservare biodiversità, diventerà scenario di visite e iniziative, regolamentate in modo da rispettare habitat e specie protette.
Il recupero del giardino rappresenta dunque un tassello importante per la valorizzazione della Reggia e di Castellammare stessa. La città, stretta tra mare e monti, ritrova in questa decisione la possibilità di riaprire uno spazio che unisce natura, storia e bellezza, in un equilibrio delicato tra conservazione e fruizione.
Le interviste a Fabio Mangone - Direttore Museo Correale; Luca Di Franco - Sovrintendente Antichità, Belle Arti e Paesaggio; Gaetano Mauro - Presidente Museo Correale.