Una lettera della Città Metropolitana ha imposto lo spostamento immediato della sede dell’Istituto Alberghiero “Viviani” verso locali istituzionali in Via Savorito, scatenando forti proteste da parte della comunità scolastica e dell’amministrazione locale. La decisione, comunicata ieri, arriva con tempi ristrettissimi: tre giorni lavorativi dall’inizio dell’anno scolastico per allestire aule, laboratori, uffici e impianti.
Il testo della missiva esprime la necessità di un trasferimento, ma è stato accolto con diffidenza dalle famiglie, dai docenti e dal personale tecnico, che denunciano una serie di carenze logistiche. Circa 600 alunni e 120 insegnanti dovrebbero essere ospitati in una struttura destinata a contenere metà della capienza attuale, sollevando preoccupazioni sulla qualità dell’offerta formativa e sulla sicurezza.
“Esprimiamo assoluta contrarietà e profondo rammarico per la comunicazione, pervenuta in data odierna in merito al trasferimento immediato a partire da oggi. Si ravvisa in tale richiesta una mancanza di conoscenza del mondo della scuola e del suo sistema organizzativo, nonché di rispetto nei confronti di genitori, operatori scolastici, docenti, tecnici e di chiunque abbia lavorato con impegno nel corso dell’estate per l’inizio del corrente anno scolastico. Inoltre, manifestiamo forti perplessità sull’adeguatezza della sede individuata, in Via Savorito, che appare insufficiente per accogliere tutte le classi, i laboratori e gli uffici di segreteria e Presidenza oltre che a garantire un servizio scolastico di qualità e fondamentali livelli di sicurezza” si legge nella nota. ". “Ribadiamo il nostro no a un trasferimento immediato che andrebbe a compromettere, come già detto, un’organizzazione già avviata dell’inizio delle attività didattiche. Chiediamo pertanto l’apertura urgente di un tavolo di confronto con i tecnici e i rappresentanti istituzionali e politici, al fine di trovare una soluzione condivisa e rispettosa del lavoro svolto e delle esigenze dell’intera comunità scolastica. Ci appelliamo con forza alle Istituzioni e alla politica, con cui c’è sempre stato un proficuo dialogo, affinchè venga immediatamente ripristinato il tavolo di confronto con gli uffici tecnico- amministrativi della Città Metropolitana. Ribadiamo che, nonostante mesi di interlocuzione con la Città Metropolitana, la tempistica comunicata per il trasferimento risulta del tutto inaccettabile. Non è, di fatto, possibile, a soli tre giorni lavorativi dall’inizio delle attività didattiche, allestire aule, locali, uffici e impianti che consentano un normale avvio e svolgimento del lavoro degli insegnanti, delle studentesse e degli studenti, degli assistenti tecnici, degli impiegati, dei collaboratori scolastici. Tale azione da parte della Città Metropolitana rischia di provocare un’interruzione di pubblico servizio, non tutelando di fatto il diritto allo studio delle studentesse e degli studenti dell’Istituto “Viviani”, precludendo la loro crescita umana, culturale, sociale e professionale”.
Le parole del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, arrivano come chiosa ufficiale: “La mia priorità è la sicurezza degli alunni e il diritto a vivere un anno scolastico sereno e regolare.” Il sindaco riconosce le difficoltà ma invita a un dialogo responsabile affinché si minimizzino le criticità per studenti, famiglie e personale.
Contesto e ripercussioni – L’Istituto Viviani conta su un’offerta formativa particolare nel settore alberghiero e ristorazione. Il trasferimento, se confermato, comporterebbe una riorganizzazione immediata delle attività didattiche e delle attività di laboratorio, con potenziali ripercussioni sui tempi di avvio dell’anno scolastico e sulla qualità del servizio educativo.
Stato della situazione – Al momento non sono disponibili dettagli operativi su date di trasferimento future, tempi di allestimento di nuove strutture o eventuali soluzioni alternative (come spazi temporanei o sedi modulari). Il Comune di Castellammare di Stabia e la Città Metropolitana non hanno rilasciato ulteriori specifiche nella nota ufficiale diffusa ieri.
Prossimi passi – Le parole del sindaco richiama la necessità di un tavolo di confronto immediato tra istituzioni e tecnici per definire una road map che tuteli il diritto allo studio. L’auspicio è che venga trovata una soluzione condivisa nel rispetto delle esigenze di studenti, famiglia e personale docente e tecnico.
Le interviste a Fabio Mangone - Direttore Museo Correale; Luca Di Franco - Sovrintendente Antichità, Belle Arti e Paesaggio; Gaetano Mauro - Presidente Museo Correale.