Un altro passo avanti verso il recupero della Reggia di Quisisana, uno dei luoghi simbolo di Castellammare di Stabia. È stata rilasciata la determinazione di parere motivato positivo nell’ambito della Procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (screening di incidenza) per il progetto che prevede il restauro delle facciate e il rifacimento delle componenti impiantistiche dello storico complesso, incluso lo smaltimento delle acque piovane.
Il progetto, inserito nel piano di valorizzazione promosso dal Ministero della Cultura tramite il Parco Archeologico di Pompei, ha superato con esito favorevole la valutazione ambientale, confermando la compatibilità dell’intervento con il contesto naturale e paesaggistico in cui sorge la Reggia, immersa nel verde del monte Faito.
L’intervento si concentra su due assi fondamentali:
Il restauro conservativo delle facciate, per riportare alla luce l’identità storica e architettonica dell’edificio, riducendo le criticità dovute al tempo e alle intemperie;
L’ammodernamento degli impianti, con particolare attenzione al sistema di smaltimento delle acque piovane, oggi insufficiente, e alla revisione degli impianti tecnologici per un uso più efficiente e sostenibile del bene.
Il via libera della VIncA rappresenta un passaggio decisivo per avviare la fase operativa del progetto, che si inserisce in un più ampio disegno di rilancio culturale e turistico del sito di Quisisana, con l’obiettivo di restituire alla comunità e ai visitatori un luogo dall’altissimo valore storico, artistico e paesaggistico.
La Reggia, un tempo residenza reale borbonica e già sede museale, potrà così tornare a essere un polo culturale e attrattivo, capace di coniugare memoria e innovazione, bellezza e funzionalità. Un simbolo del territorio che si prepara a vivere una nuova stagione.
«I ragazzi hanno disputato una buona partita contro una squadra esperta che ha difeso in undici. Sappiamo che la situazione si è complicata, martedì scenderemo in campo con la determinazione di chi sa che nessuno ci ha mai regalato nulla»