Nel pieno della vicenda che ha investito la Juve Stabia, posta in amministrazione controllata dopo l’indagine della Procura di Napoli sulle presunte infiltrazioni camorristiche nei servizi di ticketing, stewarding, ambulanze e settore giovanile, arriva la voce del presidente del consiglio comunale di Castellammare di Stabia, Roberto Elefante.
Un intervento misurato ma denso di amarezza e orgoglio, con cui il presidente ha voluto difendere l’immagine della città e dei suoi cittadini: "Ci risiamo. La nostra città, ancora una volta suo malgrado, è finita nel tritacarne mediatico. Con lei la Juve Stabia e i suoi tifosi".
Parole che arrivano in un momento di forte tensione per l’ambiente sportivo stabiese e per l’intera comunità cittadina, chiamata ancora una volta a convivere con l’ombra del sospetto. Elefante sottolinea lo sforzo quotidiano per voltare pagina: "Castellammare, gli Stabiesi e la nostra Amministrazione combattono ogni giorno - pietra su pietra - per costruire un futuro diverso, una prospettiva nuova. Eppure, a volte, sembra non bastare".
Nel messaggio c’è la consapevolezza di un senso di ingiustizia che attraversa la comunità. "La stanchezza, la delusione e la rabbia possono affiorare e rischiare di scoraggiare chi lavora con impegno, chi crede in un sogno chiamato sport", prosegue Elefante.
"La Juve Stabia ci ha fatto sognare, e quel sogno vogliamo continuare a coltivarlo. - aggiunge - Abbiamo fiducia nella giustizia e attendiamo, con rispetto e senso delle istituzioni, le risultanze della magistratura".
Un messaggio che si chiude con una dichiarazione di appartenenza e di fiducia: "Ma deve essere chiaro: noi siamo e saremo sempre accanto a Castellammare e agli Stabiesi, dalla parte giusta della storia. Come sempre, ci rialzeremo".
Il sindaco: «Città e calcio stabiese vittime dell'inquinamento camorristico. Noi tifiamo per la legalità»