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I tifosi hanno potuto ammirarlo soltanto in due occasioni: nel match contro L’Aquila, valido per la seconda partita del triangolare (disputato insieme al Castel di Sangro) che ha aperto i test amichevoli stagionali, e poi durante i primi 45 minuti del test giocato al San Paolo al cospetto del Pescara, sconfitto con un rotondo 4-0. Da quel momento non c’è stata più traccia di Amir Rrahmani, difensore kosovaro classe ’94, prelevato per ben 14 milioni dall’Hellas Verona nel corso dell’ultima sessione di mercato. Un profilo interessante, ma che al pari di Contini e Milik (quest’ultimo fuori rosa) non ha ancora raccolto alcun minuto nelle prime 10 partite ufficiali giocate dagli uomini di Gattuso tra campionato (7) ed Europa League (3). Rrahmani è la quarta scelta tra i difensori centrali alle spalle di Koulibaly, Manolas e Maksimovic, ma probabilmente per alcuni problemi di adattamento nel passaggio dalla difesa a 3 (a lui più consueta) a quella a 4, non è ancora riuscito a trovarsi lo spazio che merita in una stagione che vedrà il Napoli impegnato ad andare fino in fondo su 3 fronti. Il calciatore ha la tempra forte di chi sa di poter dire la propria anche difendendo i colori di una tra le squadre più forti della Serie A, e non a caso ha rifiutato offerte probabilmente più comode da squadre appartenenti a campionati di seconda fascia, per crescere alle spalle di campioni affermati e richiesti dai top-club mondiali. “In estate avrei potuto firmare per Celtic o Standard Liegi – afferma il difensore sulle colonne di Supersport –ma il Napoli mi ha voluto fortemente, per cui ho scelto di fare il passo più grande della mia carriera. Inizialmente era in programma la cessione di Koulibaly, poi le problematiche legate alla pandemia hanno bloccato tutto. La società mi ha tranquillizzato, so di essere un elemento importante all’interno di questo gruppo, e sono certo che il mio momento arriverà presto”
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.