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Viaggio nel Napoli Club Treviso: dal 2012 il cuore napoletano nella Città Dipinta

Il presidente Carmelo Squillante «La nostra sede è decorata con quadri e sciarpe a tema azzurro. Un orgoglio essere parte della famiglia UANM»

tempo di lettura: 6 min
di Giovanni Minieri
15/07/2025 13:01:57

Incastonata nel cuore pulsante del Veneto,  è sede di uno tra i più antichi Club di fede azzurra nel nord-est dello Stivale. Parliamo di Treviso, una città a misura d’uomo, da scoprire lentamente tra passeggiate sotto i portici e scorci meravigliosi sui ponticelli, pronti ad accarezzare con dolcezza i canali che contraddistinguono la città. Il centro storico è un gioiello tutto da vivere, ben protetto da mura rinascimentali ben conservate, e una fitta rete di corsi d’acqua che ricordano Venezia. Senza il turismo massiccio della città dei Dogi, ma con quella intimità a scorrere fluida tra piazze che trasudano di storia. Dal 2012 è attivo il Club Napoli Treviso, grazie al vulcanico Presidente Carmelo Squillante, che ci guida attraverso le tante iniziative svolte in città per aggregare la nutrita comunità partenopea presente a Treviso e dintorni.  

Come nasce l’idea di creare un Club Napoli a Treviso?

“Beh, tutto comincia da una chiacchierata tra amici nel lontano 2012, e possiamo fregiarci di essere il primo Club di tifosi azzurri fondato in Veneto. Erano anni bui per la nostra squadra del cuore, con il Napoli che dopo essere ripartito dalle ceneri del fallimento in Serie C, aveva scalato classifiche e campionati per iniziare ad assestarsi in massima serie. Tra fine 2012 e 2013 si son fatti strada altri Club Napoli nella zona, tutti con la propria, differente storia. Noi, tra alti e bassi a seconda dei risultati del sodalizio del Presidente De Laurentiis (tipico dell’umoralità di gran parte dei tifosi), siamo attivi ormai da ben 13 anni con la stessa ossatura che ha posato la prima pietra del Club. Abbiamo chiuso l’ultima stagione con ben 75 soci al nostro attivo, e negli anni abbiam portato avanti diverse iniziative: tra feste con il coinvolgimento delle famiglie, e tante trasferte (anche in Champions) portando avanti i valori di amicizia e condivisione”.

Cosa ti ha spinto, invece, a scegliere fin dagli inizi la famiglia UANM (Unione Azzurra nel Mondo)

“Essendo già in contatto con alcuni Presidenti di altri Club Napoli, siamo stati tra i primi a sposare il progetto UANM. In questo modo ho avuto la possibilità di conoscere il Presidente Bruno Magliano ed il Vice Presidente Rosario Avenia, mentre già conoscevo il Presidente del Club Napoli Monaco di Baviera Antonio Tufano. Siamo entrati con orgoglio in questa splendida famiglia, e poco fa abbiamo partecipato all’ultimo raduno organizzato dal Club Napoli Zurigo. Si tratta di una splendida iniziativa che ci permette di trascorrere del tempo insieme a tante persone che ritroviamo ogni week-end in ogni stadio d’Italia e d’Europa”.

Quali sono le vostre attività principali?

“Negli anni di Sarri e Benitez abbiamo toccato anche quota 100 associati, ed è un risultato davvero importante, considerando che a cavallo tra fine anni Novanta ed inizio Duemila, erano viste con particolare sospetto questo tipo di realtà meridionali che provavano a insediarsi nel tessuto sociale veneto. Tra le nostre attività principali figurano l’organizzazione delle trasferte, e cene sociali in occasione delle festività di Pasqua e Natale, e poi anche per celebrare l’apertura e la chiusura della stagione agonistica. Siamo molto impegnati nel sociale, e riusciamo a destinare il 10% del nostro bilancio in beneficenza, a favore di associazione che andiamo ad individuare sul territorio. Ovviamente partecipiamo con un contributo anche alla Giornata del Pallone, iniziativa benefica portata avanti con cadenza annuale da UANM (Unione Azzurra nel Mondo)”

Come siete soliti organizzarvi in occasione delle partite del nostro Napoli?

“Il principale centro di aggregazione è senza ombra di dubbio la nostra sede, presso il Ristorante Pizzeria Amalfi ad Istrana. Ampia, calorosa, e tutta decorata con quadri e sciarpe rigorosamente a tema azzurro. Ci ritroviamo lì nel week-end, chiamando a raccolta tutti i soci per vivere insieme le gesta dei nostri beniamini. Proviamo inoltre ad organizzare le trasferte per seguire il Napoli nei luoghi geograficamente a noi più vicini, anche se ultimamente sta diventando un’impresa davvero ardua. Tra le difficoltà per accaparrarci gli agognati tagliandi, e la capienza ridotta di molti settori ospiti della massima serie, sta diventando complicato riuscire a muoverci in massa. Siamo riusciti a fare numeri importanti a Udine e Verona, mentre a Venezia eravamo dislocati in più settori dello stadio”. 

Come definiresti il vostro rapporto con la città di Treviso?

“Ormai siamo inseriti nel tessuto sociale trevigiano, ed iniziano a conoscerci un po’ tutti. Quest’anno, per festeggiare il Quarto Scudetto, abbiamo organizzato un doppio festeggiamento! Il primo direttamente al Club, situato ad Istrana, piccolo paesino a una decina di minuti in macchina dal capoluogo. A fine partita abbiamo celebrato il titolo con cori e fuochi d’artificio, per poi dirigerci in corteo a Treviso, dove ci siamo riuniti con altri napoletani di stanza in città, per poi proseguire le danze nella piazza adiacente alla Pizzeria Errico Porzio fino a notte inoltrata”.

Quali sono i posti più belli che senti di consigliare ai napoletani di passaggio a Treviso?

“Treviso è una bella città, così come anche quelle più piccoline che si trovano nei dintorni. Anticamente erano tutte città feudali, per cui la stessa Treviso come anche Cittadella o Castelfranco Veneto, sono caratterizzate da mura di cinta che racchiudono lo splendore dei rispettivi centri storici”.

Quest’anno il Napoli ha subito piazzato il grande colpo De Bruyne, con Lang e Beukema ormai pronti ad essere ufficializzati. Quali saranno a tuo parere le ambizioni della squadra?

“Con l’arrivo di Antonio Conte, a mio parere è cambiato radicalmente l’approccio al mercato. Credo che il Napoli abbia finalmente fatto un salto di qualità importante: finora aveva seguito un percorso progressivo di crescita fatta di giovani di prospettiva, mentre adesso tratta profili che per ingaggio ed età erano semplicemente inarrivabili qualche anno fa. La politica del Presidente De Laurentiis alla lunga ha pagato, e adesso il Napoli ha una forza economica superiore alle solite “big” che avevano sempre monopolizzato le sessioni di calciomercato. Se in passato i tifosi avevano manifestato il proprio disappunto per alcune situazioni in cui si poteva fare qualcosa in più con Sarri e Benitez al timone, ad oggi devo dire che l’operato complessivo del patron azzurro può essere considerato più che positivo”.

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