Foto Google Maps
Si allunga la lista dei furti d’auto nel Parcheggio della Ferrovia dello Stato. Ieri pomeriggio, tra le ore 19:45 e le 21:00, è stata rubata una Renault Clio grigia. Dopo una passeggiata nella villa comunale e il pagamento del ticket per uscire dall’area, il proprietario si è accorto che il veicolo era sparito.
Sui social è esplosa la rabbia, non solo per l’episodio – purtroppo non isolato – ma anche per l’incredulità legata al fatto che, nell’arco di mesi, nessuno si sia accorto di nulla. Uno sfogo, in particolare, ha colpito per la sua lucidità e amarezza:
«Allo shock di non trovare l'auto, appena terminato di pagare, e al senso di violenza subito per i sacrifici fatti, devo purtroppo aggiungere il rammarico di una tendenziale (non generalizzata) "normalizzazione" sociale del fenomeno. Diverse reazioni registrate tra i passanti non danno prova di indignazione, tutt'altro: sembrerebbe quasi una prassi (rubano, aspetti, ti chiamano per i soldi) con la quale in tanti hanno ormai una rassegnata confidenza. Una passeggiata in villa non può e non deve presentare un conto così alto. Continuiamo a scuotere le coscienze. Ieri è capitato a me, domani potrebbe capitare a chiunque, se rimaniamo fermi».
Purtroppo, si tratta solo dell’ennesimo episodio che ha come teatro il parcheggio sito in Via A. De Gasperi. Il 10 giugno, intorno alle ore 16:00, una donna di Poggiomarino aveva lasciato la propria Fiat Panda per recarsi al lavoro. Al ritorno, verso le 20:30, l’auto era scomparsa. Sotto shock, la donna si è recata dai Carabinieri per sporgere denuncia. Dopo qualche giorno, il veicolo è stato ritrovato dagli agenti della Polizia Municipale nei pressi della chiesa di Via Annunziatella.
A maggio è stata invece presa di mira una Fiat 500 rossa. I ladri, incuranti della presenza delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, hanno portato via il veicolo dal parcheggio nel tardo pomeriggio. Per fortuna, l’auto è stata ritrovata in Via Petraro un’ora e mezza dopo dai Carabinieri della Compagnia di Sant’Antonio Abate, grazie alla tempestiva denuncia del proprietario. Tuttavia, al momento del ritrovamento, il veicolo risultava gravemente danneggiato sotto lo sterzo e impossibilitato alla marcia.
Il modus operandi è sempre lo stesso: il veicolo viene rubato e condotto in un luogo isolato. Se entro qualche giorno nessuno ne denuncia la scomparsa, i ladri tentano un “cavallo di ritorno” o decidono di smontarlo per rivendere i pezzi.
Numerosi furti e tentativi di furto si sono verificati nell’arco di pochi mesi. Le Fiat e le Renault sembrano essere i modelli più ambiti dai malviventi: facili da rubare e particolarmente richiesti sul mercato nero. Gli episodi non si sono registrati solo nel parcheggio menzionato, ma anche in altre zone della città – come Corso Vittorio Emanuele e Via Marconi – mettendo in allarme i cittadini stabiesi, che chiedono a gran voce un intervento deciso da parte delle forze dell’ordine per fermare, una volta per tutte, l’azione dei ladri.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.