La torcida gialloblù
Un occhio al presente e uno al futuro. In attesa del verdetto del Tribunale di Torre Annunziata sul concordato, i fratelli Langella starebbero sfogliando la classica margherita per definire il nome del ds che sarà chiamato ad allestire la squadra per la prossima stagione. A prescindere dal budget, il cui importo dipenderà in larga scala dall’approvazione o meno del piano di ristrutturazione del debito proposto, l’obiettivo è puntare nuovamente su un profilo giovane e desideroso di imporsi. Il nome più quotato nelle ultime ore è quello di Francesco Montervino, recentemente separatosi dal Taranto dopo averlo riportato un anno fa tra i professionisti. Il ruolo da ricoprire alle falde del Faito è tutt’altro che banale, dato che ben quattro direttori sportivi si sono alternati durante le ultime due stagioni. Nell’estate 2020, chiuso il rapporto con Ciro Polito come conseguenza della cocente retrocessione dalla serie B, si decise di ripatire con l’emergente Filippo Ghinassi che, qualche mese dopo, lasciò poi spazio all’esperto Peppino Pavone. Quest’ultimo, a giugno scorso, non ha tuttavia resistito alle sirene provenienti dal “suo” Foggia che ha voluto ricomporre lo storico idillio con Zdenek Zeman, così il testimone è passato a Filippo Marra Cutrupi che, a sua volta, è stato sostituito dopo pochissime settimane da Raffaele Rubino. Tra gli artefici principali della promozione in cadetteria del Trapani, l’ex attaccante del Novara ha pagato a carissimo prezzo i deludenti risultati raccolti da Stefano Sottili durante il suo interregno finendo per essere sollevato dall’incarico, assieme all’allenatore toscano, lo scorso 28 febbraio. Da allora, la casella ds è rimasta vuota in attesa di comprendere cosa avrebbero riservato il finale di campionato e la vicenda legata alla ristrutturazione del debito. Se sul piano sportivo regna sovrana la delusione per l’aver mancato, anche a causa della penalizzazione, un obiettivo ampiamente alla portata di una squadra che ha pagato soprattutto lo scotto del rendimento esterno da retrocessione diretta durante la gestione Sottili e dell’assenza nelle ultime settimane del bomber Eusepi, sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping, su quello amministrativo si continua a guardare con cauto ottimismo alla vicenda concordato da cui dipende il futuro delle vespe. La società, nel dettaglio, ha presentato un piano di ristrutturazione del debito che prevede, tramite un concordato che deve per forza di cose passare per il placet dei creditori, il rientro dalla posizione debitoria investendo nell’immediato una cifra inferiore rispetto a quella prevista. Dopo aver raccolto l’iniziale scetticismo di alcune delle parti in causa, i fratelli Langella avrebbero deciso di innalzare a circa 1.5 milioni la cifra proposta a fronte di un debito di circa 6 milioni di euro accumulato in larga scala negli anni addietro. Il verdetto del Tribunale di Torre Annunziata è atteso nei prossimi giorni e, dovesse essere positivo, alle falde del Faito potrebbe rivedersi una squadra in grado di lottare per il vertice. In caso contrario, la prossima potrebbe un’estate di passione nel segno del low cost.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»