Mister Guido Pagliuca è salito questa mattina presso la sala stampa del Romeo Menti per rispondere alle domande dei media. È la sfida più importante della storia di questo club, come sottolineato dal ds Lovisa. Domani alle 17:15 la Juve Stabia sarà attesa allo ‘Zini’ di Cremona per decidere la prima finalista dei play-off e scrivere un’importantissima pagina di storia. «Ci tengo innanzitutto a fare i complimenti al Napoli per la vittoria del campionato. È bello vedere tutta la Campania festeggiare. Affronteremo una squadra importante e competitiva con giocatori di alto livello. Andiamo con grande umiltà e consapevolezza di quanto fatto. Domani vediamo se mantenere la stessa struttura o se cambierà qualcosa. Stiamo valutando insieme ai ragazzi. Per me contano loro, conta il lavoro sul campo. Siamo un gruppo talmente splendido, che chi gioca non si sentirà mai in dovere di dimostrare qualcosa. Hanno già dimostrato attaccamento alla maglia. Non ho guardato la partita del Napoli, ma i video dei nostri allenamenti. È stata una crescita che è passata da un lavoro quotidiano e dalle risorse umane e tecnica e ci ha portato a fare qualcosa di incredibile. I ragazzi sono sulla bocca di tutti e rendo merito a loro. Dobbiamo spingere forte, domani affronteremo un ambiente caldo. Dobbiamo dare il meglio sotto l’aspetto della tensione. Il focus è su qui e ora. E su ciò che possiamo controllare, ossia gli obiettivi di prestazione. Tutto il resto non è controllabile da noi. Alla fine tireremo le somme. Mi dispiace per Ruggero, che si perde una bella partita. Ci siamo rivisti bene la partita e sappiamo cosa è stato fatto bene e cosa c’è da migliorare. Dobbiamo ripartire forte, aggressivi, magari ci abbassiamo un pochino. Dovrà essere una Juve Stabia nel morso, nel contrasto che esulta e con il piacere di giocare senza calcoli. Giochiamo una partita come fosse di campionato, nonostante il risultato aperto. Serviranno le giuste accortezze come sempre. Ma siamo consapevoli delle nostre qualità e se portiamo il raddoppio da una parte e lasciare l’uomo libero può essere che sia intenzionale. Ci saranno duelli dove saremo chiamati alla massima attenzione e alla semplicità. Sono consapevole di dare tutto e “protetto” da un gruppo eccezionale. E questo è stato riconosciuto dalla nostra gente. Ci saranno più di mille tifosi. Chi è a casa spingerà e soffrirà con noi. Una partita difficile per tanti motivi e la concentrazione e la semplicità hanno regnato in questi pochi giorni di preparazione. Siamo una squadra giovane: ieri i ragazzi avevano già la giusta adrenalina. Dispiace per il poco tempo a disposizione. Un giocatore come Fortini rischia di perdere i play-off, anche se non condivido il suo post sui social. Per come stanno i ragazzi, potrei riproporre la medesima formazione. Valuterei anche le posizioni sul campo, perché sono i giocatori che fanno la differenza, ed è giusto metterli a proprio agio, dove si esprimono al meglio e a dare ritmo. Ho curato qualsiasi aspetto, con la giusta distanza da tutte le cose. Abbiamo curato sia l’attenzione in fase di non possesso, alcune cose se dovesse cambiare la caratteristica di un giocatore avversario e lavorare anche sul fatto che stiamo vivendo un sogno e non dobbiamo accontentarci. È il momento di spingere forte per questo grande sogno. Dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Con una foga ragionata e razionale. I convocati? Stiamo valutando. Peda è uscito con dei punti in testa. Ho visto ragazzi che non hanno ancora giocato, carichi.»
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»
