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Juve Stabia - Mister Pagliuca sempre più vicino all'Empoli, si valuta il possibile successore

Due i profili maggiormente quotati, non da escludere possibili outsider di spessore. Una volta definito l'allenatore, si passerà al calciomercato con tanti nodi da sciogliere. La mancata iscrizione della Spal fa sognare la permanenza di Thiam

tempo di lettura: 5 min
di Gioacchino Roberto Di Maio
08/06/2025 11:11:28

La Juve Stabia 2024/2025

La Juve Stabia nelle prossime ore potrebbe salutare mister Guido Pagliuca. Il trainer, tra i protagonisti indiscussi delle ultime due stagioni incise a fuoco nella storia gialloblù, in queste ore starebbe spingendo per convincere la società a lasciarlo partire alla volta di Empoli. Dal canto suo il patron Andrea Langella, forte del contratto sino al 30 giugno 2026 rinnovato a scatola chiusa nel settembre di un anno fa a campionato di serie B appena iniziato, non intende giustamente privarsene senza un indennizzo. La clausola di 700mila euro scatterebbe solo in caso di contatti con squadre di serie A, ecco dunque che i toscani, appena retrocessi in cadetteria, starebbero insistendo per trovare l’intesa sulla base di una cifra inferiore ai 500mila euro o di alcune contropartite tecniche. Non è d’altronde un mistero che i gialloblù dovranno intervenire sul mercato, in primis per sostituire sugli esterni Fortini e Floriani Mussolini, prossimi al rientro rispettivamente alla Fiorentina ed alla Lazio per fine prestito. Poi vi saranno da esaminare gli altri reparti, partendo dal centro della difesa che vedrà Peda rientrare a Palermo e Varnier in scadenza, anche se, a meno di sorprese, le vespe in quest’ultimo caso dovrebbero esercitare l’opzione stipulata un anno fa. Pronto a lasciare Castellammare è anche Rocchetti, di proprietà della Cremonese che, al netto della recente promozione in serie A, potrebbe anche decidere di lasciarlo alle falde del Faito in caso di richieste. Da valutare vi è anche il capitolo portiere, la mancata iscrizione della Spal ha rappresentato un colpo di scena inatteso che nei prossimi giorni porterà allo svincolo di Thiam. L’estremo difensore, amatissimo a Castellammare, sembrava destinato ad altri lidi alla luce del diritto di riscatto di oltre 1 milione di euro che difficilmente sarebbe stato esercitato. Ora le carte in tavola sono state rimescolate e la permanenza del portiere, a meno di chiamate irrinunciabili, potrebbe essere tutt’altro che una semplice eventualità. A centrocampo il rinnovo di Mosti, al pari di quello di Andreoni sulla corsia esterna, è cosa fatta. Da verificare il futuro di Buglio, che l’Empoli vorrebbe ingaggiare su espressa indicazione di Pagliuca, e Leone. In attacco, a fronte anche delle partenze per fine prestito di Sgarbi e Dubickas con quest’ultimo che difficilmente sarà riscattato al netto dei pochissimi minuti giocati, il restyling sarà ancora più necessario. Il rinnovo di Candellone appare ogni giorno più complesso e, a meno dell’ingresso in società di nuovi imprenditori che possano garantire risorse concrete, la cessione di Adorante appare irrinunciabile a fronte di un’offerta degna del valore del calciatore. Su di lui vi sarebbero Fiorentina, Lecce, Torino e Malmö, club svedese vincitore di 24 scudetti e 16 coppe di Svezia oltre che finalista nell’edizione 1978/79 della Coppa dei Campioni vinta dal Nottingham Forest. Attualmente si sono registrati timidi sondaggi, in attesa che il calciomercato entri nel vivo dopo che si sia placato il valzer delle panchine. A tal proposito il ds Matteo Lovisa, che a meno di sorprese dovrebbe restare a Castellammare, starebbe vagliando i profili di Ignazio Abate ed Attilio Tesser. Due allenatori lontani anagraficamente, essendo il primo classe 1986 ed il secondo 1958, che sono vicini sul piano tattico essendo estimatori di una difesa a 4 che, a seconda della rosa e delle gare, potrebbe svilupparsi nel classico 4-3-2-1 ad albero di Natale o modificarsi in 4-2-3-1 o 4-3-1-2. Atteggiamenti tattici che i calciatori gialloblù di lungo corso ben conoscono, essendo stati utilizzati da Pagliuca soprattutto durante il campionato stravinto in serie C. Se da un lato Abate ha vissuto una stagione complessa a Terni, dove è stato esonerato in due circostanze a dispetto del rendimento positivo del club poi affidato ai playoff a Fabio Liverani sconfitto ieri sera in finale ai rigori dal Pescara, dall'altro Tesser ha compiuto un’autentica impresa a Trieste riuscendo a salvare il club ai playout contro il Caldiero Terme dopo aver ereditato la squadra in fondo alla classifica. Salvezza che, oltretutto, sarebbe stata diretta se non avesse dovuto fare i conti anche con 5 punti di penalizzazione. A suo vantaggio vi sarebbe la lunga collaborazione con Lovisa a Pordenone, dove ha conquistato la promozione in serie B durante la stagione 2018/19 vincendo anche la Supercoppa di Serie C e ha poi raggiunto tra i cadetti la semifinale playoff persa contro il Frosinone. L’esonero nel 2021 non avrebbe scalfito gli ottimi rapporti tra le parti. Abate, cercato in queste ore anche dal Vicenza, rappresenterebbe dal canto suo una scommessa suggestiva trattandosi di un tecnico giovane ed ambizioso che, da calciatore, ha tra l'altro vestito a lungo la maglia del Milan ed in diverse occasioni quella della Nazionale. Per lui, da allenatore, sarebbe l’esordio in serie B. Un ventaglio di due profili molto differenti eppure simili da cui sembrerebbe destinato ad uscire il nome dell’erede di mister Guido Pagliuca. Sul mercato, dal prossimo 30 giugno, vi sarà anche un altro nome affascinante anche se allo stato attuale poco considerato come papabile alle falde del Faito alla luce del fragoroso divorzio consumatosi a Pordenone nel 2021. Si tratta di Massimo Rastelli, in cerca di riscatto dopo la recente seconda esperienza di Avellino. Conoscitore della piazza gialloblù, avendola vissuta da calciatore e da esordiente allenatore vincente tra il 2008 ed il 2010, in carriera ha lanciato diversi giovani ed in serie B ha ben figurato proprio con gli irpini durante la sua prima avventura da trainer biancoverde e soprattutto con il Cagliari, condotto trionfalmente in serie A nel 2016. Sul piano tattico è un maestro in grado di adattarsi al proprio organico ed all’avversario, tant’è negli anni è passato dal 4-4-2 al 3-5-2 fino ad arrivare al 4-3-1-2. Un profilo di notevole caratura che, tuttavia, non sarebbe in cima alla lista dei desideri della Juve Stabia che verrà. Intanto, come annunciato nei giorni scorsi dal patron Andrea Langella, la società si è dedicata all’iscrizione al prossimo campionato depositando per tempo la documentazione prevista ed ottemperando a tutte le richieste previste dalle licenze nazionali. Un lavoro certosino svolto in questo periodo dal massimo dirigente, dall’amministratore Filippo Polcino e dal segretario generale Alfonso Manzo. Un ennesimo sacrificio che merita il plauso ed il ringraziamento della città in un frangente temporale in cui club storici come il Brescia e la Spal hanno alzato bandiera bianca tra la delusione dei tifosi. Il patron Langella, da solo, ha regalato un nuovo sogno ai tifosi gialloblù.

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