Il presidente Andrea Langella, dopo i festeggiamenti dello scorso giovedì sul lungomare stabiese, è stato ospite della trasmissione “A tutto Stabia”, il programma di Canale 8. Tanti gli argomenti toccati, in primis la storia stagione uscente delle vespe, con qualche curiosità sul futuro del tecnico Guido Pagliuca, di cui tanto si sta parlando. «Questo bellissimo percorso è stato come una medaglia. Sono sei anni qui a Castellammare, di cui i primi quattro condivisi al 50%. In tal caso, si sa, le strategie non si condividono a 360 gradi. Poi c’è stata una squadra che stava quasi per scomparire, poi abbiamo risanato questo grandioso club e gli ultimi due anni sono stato fortunato, perché ho trovato un gruppo di lavoro speciale, che ha condiviso la mia strategia. Una strategia semplice, fatta di condivisione, lavoro e passione. Questo binomio, grazie a Pagliuca, Lovisa e Polcino, è diventata magica con l’inizio della C. questo percorso non si è fermato un minuto. Hanno sposato questo grande lavoro con grande umiltà settimane dopo settimane. Ne abbiamo macinati di km avanti e indietro. Loro hanno lavorato sul campo. Oggi ci troviamo a un punto raggiunto: i play-off. Un’annata epocale. Abbiamo raggiunto una semifinale che il sistema arbitrale ha condannato. Questa è una grande base. Devo dire anche grazie ai tifosi per esserci stati vicini. Stanno crescendo notevolmente, con la Cremonese c’è stata un’invasione. Si parla tanto della crescita di questo club. Sono passati gli ultimi quattro anni di inferno. La società veniva da una combinazione che non andava d’accordo. Sono entrato come sponsor e poi come socio. Non ci sono state condivisioni di strategia. Poi la società si è ritrovata con tanti debiti pregressi. Sfruttammo delle leggi, mettemmo altri soldi sul piatto e risanammo la debitoria. La Juve Stabia è cresciuta enormemente. I sacrifici non sempre vengono ricompensati: la vita è un segmento; si nasce e si muore. Ed io me la sto godendo come tutti. Come questo popolo che gioisce. Io ci metto i soldi, ma gioisco insieme a loro. La mia ricompensa è la felicità. Il futuro? Ci stiamo pensando da due settimane. Gli adempimenti sono tanti. Presi dai play-off, ci eravamo distratti. Ci sono fideiussioni, ripianamento perdita, aumento del capitale e tutta una serie di adeguamenti. Dobbiamo essere tutti pronti per l’iscrizione al campionato. Pagliuca dovrebbe continuare questo percorso. A Napoli si dice “Non c’è due senza tre”. L’entusiasmo c’è sempre e io sarei felice se si potesse ripetere almeno una buona parte di quanto fatto quest’anno. Ci aspetta un campionato un po’ più difficile. Un campionato forse un po’ più regnoso. Sicuramente rimarrà contrattualmente, ma è lui a decidere» Presente in studio, anche l’amministratore unico Filippo Polcino, che ha raccontato di come è avvenuto il primo incontro tra lui e il presidente. «Quando ci siamo conosciuti io e il presidente ero in autostrada e mi disse che voleva parlare. Mi ha dato subito un’idea. Ho conosciuto una persona che mi ha parlato in modo familiare e mi diceva di avere un’idea e di risanare questa società. Una famiglia. Mi sento allo stadio come fossi a casa. Al di là dei problemi (stadio, centro di allenamento), non abbiamo vergogna di spostare qualcosa. Questo gruppo in due anni, al netto di piccole cose, non si è mai lamentato neanche una volta. Li vedo sempre passare con la testa china e quando scendono in campo sono dei leoni. Il vero segreto è stato quello di voler creare una famiglia. Non lo si fa solo perché i ragazzi vogliono percepire un compenso. Lo si fa per lavorare tutti insieme. Troppe multe ingiustificate dalla Procura Federale. Invece, questa settimana tanti messaggi di congratulazioni per la correttezza dei tifosi gialloblù. Faccio i complimenti ai tifosi che hanno ripulito la curva di Cremona. Danno una bella immagine di Castellammare. Lavoriamo intensamente con l’amministrazione comunale. Il presidente disse: voglio aggiustare lo stadio, altrimenti non riesco ad ottenere risultati. La Serie B l’anno scorso ha chiuso con una perdita di trecentotrenta milioni.»
Il presidente in occasione della festa gialloblù: «La Brera Holdings? Abbiamo solo rimandato. Adorante? Non lo manderei mai via, è fondamentale in questo campionato.»