Rompe il silenzio anche il centrodestra. In un clima che inizia a scaldarsi in vista delle elezioni di giugno, l’ex sindaco Gaetano Cimmino – fresco di nomina come responsabile enti locali di Forza Italia - torna a parlare di politica e lo fa attaccando duramente il PD ed il suo sfidante alle amministrative del 2018 Andrea Di Martino. Parole di stima, invece, per un altro ex sindaco di Castellammare di Stabia, Salvatore Vozza, che da mesi sta provando a capire se e quali spazi ci sono per poter dare il proprio contributo alla coalizione di centrosinistra.
«Tutti ci saremmo aspettati un salto di qualità da parte di alcuni esponenti del Pd e dei suoi derivati “pseudo-civici” che stanno "tornando a Canossa", una politica basata sui temi, sulla visione di città, su un dibattito e un confronto costruttivo per il bene del nostro territorio. Eppure ci tocca nostro malgrado riscontrare che la campagna elettorale del centrosinistra sarà incentrata ancora sulla distinzione tra “buoni” e “cattivi” e sul tema della “doppia morale”, brandendo lo scioglimento del consiglio comunale - che ad oggi è in attesa di chiarezza ad opera delle Autorità competenti nei cui confronti abbiamo piena fiducia - come un fattore distintivo tra gli onesti e i disonesti» dice Cimmino che poi affonda i colpi. «Ebbene, lungi da me sottovalutare una vicenda che merita tanta attenzione, nessuno può ritenersi immune da quella storia che, scorrendo l’elenco degli amministratori in attesa di giudizio per l’incandidabilità, riguarda anche esponenti politici di opposizione, alcuni dei quali con tantissimi voti in dote e determinanti per le sorti anche della minoranza in occasione della precedente tornata elettorale».
«Chi oggi pontifica dall’alto di una morale invero ampiamente discutibile – prosegue l’ex primo cittadino - dovrebbe fare piuttosto mea culpa, avendo avuto l’opportunità di amministrare già la città negli anni scorsi. Ma della loro gestione amministrativa non è rimasta traccia, oltre alle beghe, alle liti, alle coalizioni tenute insieme senza un programma condiviso e alle spartizioni poltronistiche che hanno affossato Castellammare nella palude. Voi che, anziché cacciare la camorra che si autodichiarava padrona delle Terme (come rivelato da ordinanze), avete preferito mortificare i termali, cacciandoli via dall’aula.
La camorra, purtroppo, ancora rappresenta una piaga da estirpare sul nostro territorio: ma quelle amministrazioni di centrosinistra, in cui i “pontificatori” hanno svolto un ruolo di primo piano, cosa hanno fatto per debellarla? I vuoti sulla materia urbanistica, le visite inopportune nel palazzo di città, le coalizioni della sfiducia, le divisioni: tanti sono i temi su cui dovrebbero fare chiarezza, prima di elevarsi a moralisti (sena morale). E ancora oggi il centrosinistra non ha appreso la lezione e pontifica: ma davvero conosce l’esito dei ricorsi prima delle sentenze? Uno schieramento politico che continua ad essere oppresso da faide interne, incapace di trovare una quadra, di esprimere un programma, di parlare ai cittadini e alla città, ma sempre smanioso di governare questa città, e vien da chiederci chissà per quali scopi. E chissà cosa decideranno poi sul sottopasso di via Cosenza (quello che noi abbiamo eliminato e cancellato dal progetto complessivo), dato che cercano sponda in chi lo sponsorizza».
Quindi l’assist a Vozza, che proprio con PD e Di Martino non riesce ad instaurare il feeling giusto per proseguire insieme il percorso elettorale. «Nel centrosinistra stabiese, in realtà, non mancano politici di spessore – sottolinea Cimmino - Ci sono leader con un curriculum di altissimo profilo, con la voglia di mettere finalmente la città al primo posto. Farebbero meglio ad apprendere dai più bravi, dai più esperti, dai più validi, perché la storia è maestra di vita ed anche da idee differenti si può costruire la crescita e lo sviluppo di una città già fin troppo martoriata dalla camorra, dalla discontinuità politica, dalle scelte sbagliate ed anche dai falsi moralisti».
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»