Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la delibera che impegna l’amministrazione Vicinanza a portare a termine la riqualificazione del rione Savorito, anche qualora si rendesse necessario l’impiego di fondi comunali. Un voto che sancisce la volontà dell’intero consiglio - o almeno dei presenti - di non lasciare indietro uno dei quartieri storicamente più fragili della città. Ma il dato politico è duplice: da un lato l’approvazione compatta della delibera (con una porzione di minoranza che ha partecipato al dibattito, salvo poi lasciare l'aula), dall’altro l’assenza strategica di una parte dell’opposizione, che ha scelto di non prendere parte alla seduta, contestando la gestione della convocazione.
Il progetto del Savorito è oggi formalmente finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma - come noto - i fondi europei sono legati a scadenze rigide. Per questo motivo, la delibera approvata dal Consiglio prevede, in forma prudenziale, che il Comune sia pronto a sostenere la spesa fino a 15 milioni di euro con risorse proprie, nel caso in cui il Pnrr dovesse venir meno per mancato rispetto delle tempistiche.
Una scelta di responsabilità amministrativa, con l’obiettivo dichiarato di non bloccare un’opera strategica per la città, anche a costo di gravare sul bilancio comunale. Il progetto - che prevede la costruzione di 98 alloggi ecosostenibili, una scuola, un centro sportivo e nuovi spazi pubblici - sarà realizzato secondo un modello innovativo: prima la costruzione, poi la demolizione. Un modo per garantire agli abitanti la continuità dell’abitare e trasformare il quartiere senza traumi sociali.
Ma la seduta ha rivelato anche un altro aspetto: la spaccatura interna alla minoranza. Se da una parte la delibera ha incassato il voto favorevole di chi ha scelto di restare in aula – a parte alcuni consiglieri non appartenenti alla maggioranza, che hanno comunque partecipato al dibattito, pur manifestando un parziale dissenso – dall’altra un gruppo di opposizione (Cimmino, De Filippo, Federico, D’Apice) ha deciso di non partecipare alla seduta, lamentando la mancata disponibilità della maggioranza a rinviare il Consiglio, nonostante una richiesta formale legata a motivi di indisponibilità. In consiglio comunale, in ogni modo, è stata approvata la delibera con un emendamento che, di fatto, esautorerebbe i consiglieri comunali dalla prospettiva di entrare negli aspetti tecnici e gestionali, prendendo atto così di quanto espresso dal rup nella sua istruttoria.
Una frattura che non è passata inosservata: la minoranza “dialogante” si è distinta dall’opposizione rigida, contribuendo alla costruzione di un parziale consenso istituzionale attorno al progetto. È un passaggio politico rilevante, che potrebbe avere riflessi nei prossimi mesi su altri temi chiave per la città.
Intanto, con la delibera approvata, l’amministrazione Vicinanza lancia un messaggio netto: il progetto si farà comunque, ma l’obiettivo resta quello di farlo con i fondi del Pnrr. Il paracadute finanziario, in sostanza, andrebbe a tutelare la città da imprevisti, ma anche a responsabilizzare l’apparato amministrativo a rispettare i tempi.
Tante le attività che si sono svolte il primo giorno: l’incontro con i protagonisti della serie “Mare Fuori”, l’appuntamento con l’artista Jago che si è raccontato in un talk e l’esposizione della sua opera “La David”, la presenza della storica a FIAT 1500 della Rai, e tante conferenze e panel di approfondimento.