Torneranno a vivere gli spazi del Parco Urbano delle Antiche Terme, nel cuore di piazza Amendola. Il Comune ha avviato l’iter per l’affidamento temporaneo di alcune aree del parco al settore Servizi Sociali, con l’obiettivo di realizzare attività rivolte ai minori e predisporre una piccola buvette, un punto ristoro per le famiglie e gli avventori.
Una decisione maturata nell’ambito della programmazione comunale per lo sviluppo sostenibile, che punta a trasformare i parchi urbani in veri e propri luoghi di aggregazione, inclusione e socialità, come indicato nel Documento Unico di Programmazione 2025–2027, approvato dal consiglio comunale a fine dicembre.
L’iniziativa segue l’atto di indirizzo del sindaco Luigi Vicinanza, datato 5 maggio, che assegna al settore Servizi Sociali il compito di individuare un Ente del Terzo Settore (ETS) capace di gestire e animare gli spazi secondo due direttrici principali: proposte educative per i più piccoli e servizi di ristoro per i frequentatori del parco.
L’ente selezionato attraverso un’apposita procedura pubblica dovrà collaborare con l’Amministrazione per offrire laboratori, giochi, attività sportive e culturali, nel periodo compreso tra giugno e settembre 2025, quando lo spazio sarà reso fruibile stabilmente al pubblico.
Contestualmente, la buvette sarà pensata come presidio leggero, funzionale e rispettoso del contesto, per offrire un servizio utile ai cittadini senza snaturare l’identità storica e ambientale dell’area termale.
Il provvedimento risponde anche all’intento di valorizzare l’uso sociale del patrimonio comunale, regolato dalle norme che disciplinano la gestione e l’assegnazione degli immobili. L’affidamento al settore competente consente l’attivazione delle procedure necessarie, con la supervisione e la responsabilità diretta dell’ufficio di Piano per tutte le fasi dell’iniziativa.
Non si tratta, dunque, di un’apertura definitiva o strutturale del complesso termale – che resta oggetto di altri e più complessi percorsi di riqualificazione – ma di una forma di restituzione temporanea e mirata alla cittadinanza, in particolare alle famiglie e ai bambini, con l’idea di rendere il parco non solo accessibile, ma anche vissuto.
L’operazione, oltre a coinvolgere gli uffici comunali, passerà anche attraverso forme di collaborazione con soggetti del Terzo Settore, nella logica della co-programmazione e co-progettazione prevista dal nuovo Codice del Terzo Settore. Un modello già sperimentato in molte realtà italiane, che punta a unire risorse pubbliche e iniziativa civica.
A vigilare sul corretto utilizzo degli spazi sarà il Settore Servizi Sociali, incaricato anche della gestione e del coordinamento, nonché del monitoraggio delle attività. La previsione è che tutto possa essere avviato entro poche settimane, in tempo utile per l’estate.
Nel frattempo, il Comune – anche attraverso questa iniziativa – rilancia l’idea di Castellammare come “città dei parchi”, con spazi rigenerati e accessibili, capaci di offrire benessere, svago e nuove occasioni di comunità.
Base Popolare Democratici e Prograssisti, dopo l'ennesima critica di immobilismo alla maggioranza del sindaco Vicinanza,annunciano il loro "passo laterale".