Una lunga lettera aperta inviata da CGIL, UIL e Fiadel al sindaco Luigi Vicinanza e agli altri enti comunali coinvolti nella gestione del servizio di igiene urbana ha acceso i riflettori su una diatriba sindacale ormai…andata avanti da tempo. Il testo mette in fila una serie di accuse e riflessioni sulla presunta campagna di denunce intrapresa da FIAL nei confronti di Velia Ambiente, l’impresa affidata dal Comune, e sulla presunta implicazione di altre sigle sindacali nel presunto “sistema”.
Secondo le tre sigle confederali, FIAL starebbe conducendo una “guerra privata” contro Velia Ambiente, utilizzando come unico strumento "denunce di presunti inadempimenti contrattuali". Le organizzazioni affermano di essere state coinvolte in tali denunce solo per semplice etichetta di “complici”, circostanza che, a loro dire, non corrisponde alla realtà. Il documento elenca tre presunti inadempimenti contestati da FIAL: numero di lavoratori impiegati nei turni notturni, uso di automezzi in più turni e l’assenza di una sede in Castellammare.
Il testo richiama poi la disciplina degli appalti pubblici (Dlgs 36/2023), che prevede il controllo costante da parte della Stazione Appaltante tramite il direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) e un eventuale percorso sanzionatorio in caso di inadempienze. Le tre sigle sostengono che un sindacato serio non possa né debba interessarsi di tali verifiche in quanto tali attività rientrano nelle competenze di figure designate dall’ente pubblico; inoltre, aggiungono che la raccolta e la pubblicazione di dati relativi alle presenze o all’utilizzo di automezzi non possono essere effettuate senza l’iter previsto, e che eventuali accuse di illegittimità avanzate da FIAL potrebbero configurare comportamenti illeciti.
Le organizzazioni ricordano che FIAL non è tra i firmatari del contratto collettivo nazionale di settore, contrariamente a CGIL, UIL, e Fiadel, e che quindi l’organizzazione non avrebbe legittimità a trattare questioni aziendali con le stesse prerogative espresse dalle firme. Nella nota si invita FIAL a valutare vie legali e a presentare una denuncia circostanziata alla Procura della Repubblica qualora esistano elementi concreti, invece di proseguire con “denunce pubbliche” che, secondo i firmatari, potrebbero configurare tattiche di ricatto o mobbing.
I sindacati CGIL, UIL e Fiadel chiedono chiarezza e responsabilità, auspicando un tavolo di confronto trasparente tra tutte le parti interessate, nonché un’analisi puntuale delle procedure di controllo e delle responsabilità nella gestione del servizio di igiene urbana. L’intervento arriva in un momento di tensioni tra le sigle e in un contesto di attenzione civica sulla qualità del servizio e sulle condizioni di lavoro degli operatori.
Nel frattempo, l’opinione pubblica guarda con interesse a eventuali aggiornamenti su procedure di controllo, bilancio e governance futura del servizio di igiene urbana a Castellammare di Stabia.
«Sicuramente in prospettiva dovremo migliorare nell'ultimo passaggio e nell'attaccare la porta. Giorgini e Gabrielloni rinforzi importanti, alla società ho chiesto 2 centrocampisti e altrettanti attaccanti»