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Verso Bologna-Napoli. La giornalista Francesca Flavio «Il Napoli deve ritrovare fiducia e concretezza: a Bologna servono testa e gambe»

La conduttrice di Voce Azzurra analizza la squadra di Conte: difesa solida, attacco in difficoltà e il ritorno atteso del miglior Hojlund.

tempo di lettura: 4 min
di Giovanni Minieri
08/11/2025 10:10:17

Domenica pomeriggio, lo Stadio Dall’Ara si prepara ad accendere i riflettori su una sfida ricca di spunti e significati: Bologna–Napoli. Due squadre dal grande carattere, due realtà che in questa stagione stanno cercando di confermare — o ritrovare — la propria identità in un campionato sempre più competitivo e imprevedibile. Da un lato il Bologna di Vincenzo Italiano, squadra organizzata, intensa e capace di mettere in difficoltà chiunque; dall’altro il Napoli di Antonio Conte, chiamato a rifarsi dopo gli ultimi 2 pareggi senza alcun gol all’attivo contro Como e Eintracht Francoforte

Per approfondire i temi più caldi di questa sfida, abbiamo il piacere di dialogare con Francesca Flavio, giornalista e conduttrice della trasmissione Voce Azzurra, volto e voce ben conosciuti tra i tifosi partenopei. Con lei parleremo delle sensazioni che accompagnano il Napoli alla vigilia del match, e del ruolo sempre più centrale di alcuni protagonisti che stanno riscrivendo gli equilibri della squadra.

Uno sguardo lucido e appassionato sul momento azzurro, tra analisi, curiosità e prospettive future: un’occasione per leggere Bologna–Napoli non solo come una semplice partita, ma come un crocevia importante per il cammino del gruppo di Conte e per le ambizioni di una città che non smette mai di sognare.

La trasferta di Bologna chiude un ciclo terribile di 7 partite in 22 giorni per gli uomini di Antonio Conte. Nelle ultime uscite sta mancando un po' di brillantezza, ma quanto può essere importante un risultato positivo a Bologna per arrivare alla sosta con ritrovata fiducia e consapevolezza? 

“Giocare ogni tre giorni comporta un dispendio di energie fisiche e mentali notevole. A mio avviso l'ottenimento di risultati positivi passa, in primis, da una gestione ottimale delle rotazioni. Tornare dalla trasferta di Bologna con dei punti può, sicuramente, dare un'iniezione di fiducia e consapevolezza a Di Lorenzo e compagni”.

Dopo Eindhoven, la squadra ha ritrovato equilibrio incassando soltanto 1 gol in 4 gare, ma fatica a creare occasioni da gol. Come ti spieghi questo dato, e quanto hanno inciso l'infortunio di De Bruyne e l'assenza di Lobotka? 

“Credo che il miglioramento delle statistiche difensive sia dovuto al ritorno in campo di Amir Rrahmani, che negli anni si è saputo imporre come leader della retroguardia partenopea. Il dato relativo ai pochi gol fatti dipende sicuramente dall'assenza di De Bruyne. Il belga rappresentava un focus centrale sia in fase di costruzione che di ultimo passaggio. In più pesa l'infortunio di Hojlund, così come il sacrificio degli esterni d'attacco. Conte chiede a questi ultimi un gran lavoro in fase di ripiegamento, svolgono più una funzione da quinti di centrocampo che da esterni nel tridente”. 

Per strappare un risultato positivo a Bologna, quanto è importante ritrovare il miglior Hojlund? 

“Fondamentale ritrovare il miglior Hojlund. L'ex centravanti di Atalanta e Manchester United ha bisogno della miglior condizione fisica per poter fare il suo calcio, fatto di corse in verticale ad attaccare la profondità e duelli fisici con i difensori avversari”. 

Che partita ti aspetti domenica a Bologna? La squadra di Italiano va sempre presa con le molle: gioca un calcio frizzante e propositivo, in casa è ancora imbattuta e viene da una serie positiva di 9 gare in tutte le competizioni. 

“Mi aspetto una partita di gamba, fatta di duelli sulle fasce e di riaggressione alta subito dopo aver perso palla”. 

In quale zona del campo si deciderà la gara, e quali saranno a tuo parere i duelli più interessanti? 

“Cambiaghi-Di Lorenzo e Orsolini-Gutierrez per i motivi di cui sopra. Saranno duelli caratterizzati da dribbling e tentativi di creare la superiorità numerica, servirà massima concentrazione da parte dei terzini. Sul ribaltamento di fronte, però, gli esterni rossoblu saranno chiamati a chiusure costanti per arginare l’avanzata dei terzini azzurri. Soprattutto per quanto concerne lo spagnolo, se Conte dovesse decidere di affidarsi a lui sul versante mancino. Ha piede, personalità e sfrontatezza”

Il Napoli dovrà purtroppo far nuovamente a meno del supporto dei tifosi residenti in Campania, ma ci sarà comunque una marea azzurra che canterà anche per loro. Che clima ci sarà al Dall'Ara, e quanto sarà importante spingere la squadra in questo momento delicato?

“Bologna, tradizionalmente, è una città caratterizzata da una forte presenza di napoletani che, per motivi di studio o lavoro, si sono trasferiti nel capoluogo emiliano. Quindi, sicuramente, non mancherà il calore ed il supporto dei tifosi”.

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