"Il ragazzo è amareggiato perchè l'infortunio ha interrotto il suo momento d'oro. Le ricadute dipendono dal desiderio comune di affrettare i tempi di recupero. Non credo che lo rivedremo in campo entro la fine del campionato".
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Mbakogu in gol contro il Padova
Da predestinato a oggetto misterioso. La parabola discendente avviata da Jerry Mbakogu a partire da quel nefasto posticipo contro la Reggina del 29 ottobre scorso sembra interminabile e preoccupa la società stabiese, che durante la scorsa estate ha creduto molto nelle potenzialità del ragazzo al punto da investire gran parte del budget destinato al mercato per rilevare la metà del suo cartellino. Per tre volte l'attaccante nigeriano ha azzardato il rientro in campo in seguito all'infortunio muscolare rimediato al "Menti" contro i calabresi, ma ogni tentativo è stato vano ed ha finito per accentuare ulteriormente i dubbi circa la tenuta fisica del calciatore, incapace di trovare da ormai cinque mesi la continuità di prestazioni che aveva caratterizzato il suo sfavillante avvio di stagione. Contattato in esclusiva dalla redazione di Stabia Channel, l'agente del nigeriano, Andrea Campi, dissipa le nubi circa la sua misteriosa indisponibilità e descrive un quadro della situazione meno preoccupante di quanto l'assenza prolungata induca a pensare: "Jerry ha subito il primo infortunio ad ottobre contro la Reggina ed è stato curato dallo staff medico della Juve Stabia - esordisce il procuratore dell'attaccante -, ma la necessità e il desiderio comune di affrettarne il rientro hanno vanificato tutto il lavoro svolto per garantirne un completo recupero fisico ed hanno persino aggravato il quadro clinico, producendo ricadute ad oltranza a dispetto di un semplice stiramento. Il ragazzo è molto amareggiato, dato che stava attraversando un momento d'oro e stava inanellando una serie di prestazioni di altissimo livello, che avevano concentrato su di lui le attenzioni di numerosi club di prestigio, ma quello che in apparenza sembrava un problema di scarsa rilevanza si è tramutato pian piano in un calvario. Dapprima il rientro anticipato a Firenze ha prodotto un nuovo guaio muscolare, poi il ritorno prudente contro il Brescia ha avuto esito altrettanto negativo, dunque in accordo con la società Jerry si è rivolto ad una struttura specializzata in questo tipo di cure e sta seguendo il protocollo prescrittogli, consapevole di non poter più forzare i tempi e di non dover correre ulteriori rischi. Attualmente Mbakogu sta bene, ma ha bisogno di recuperare con cautela perchè la sua struttura fisica impone la perfezione e il ragazzo ha ancora necessità di ripristinare il tono muscolare e di completare il percorso di riatletizzazione, pertanto le possibilità di rivederlo in campo entro la fine del campionato sono ridotte al lumicino. Disputare una partita o due e rischiare di compromettere la prossima preparazione estiva sarebbe sconveniente per tutti e un ulteriore peggioramento è derivato dagli allenamenti sostenuti in contemporanea alla cure, che hanno contribuito a forzare i carichi di lavoro sul muscolo infortunato e ad accentuare il guaio fisico". Mancano appena quattro giornate alla chiusura del torneo e si avvicina la resa dei conti per definire col Padova la situazione contrattuale di Mbakogu, attualmente in comproprietà fra le vespe e il club biancoscudato. Campi non esclude l'eventualità che il sodalizio fra il nigeriano e le vespe possa proseguire in futuro e intanto pianifica l'incontro con la società gialloblù, previsto per giugno: "Il calciatore non disdegnerebbe affatto l'idea di restare a Castellammare anche nella prossima stagione, ma dipenderà molto dai programmi che il club stabiese ha in mente per l'anno venturo. Jerry è in comproprietà fra Juve Stabia e Padova, ma credo che troveremo un accordo prima di andare alle buste e sono disposto ad incontrare la società termale anche subito per discutere sulla possibilità di proseguire il rapporto o prendere in esame altre soluzioni. L'infortunio ha raffreddato l'interesse generale intorno al calciatore ed ha persino destato sospetti infondati circa il suo attaccamento alla maglia ma, dal canto nostro, siamo tranquilli e attendiamo la fine del campionato per valutare con calma il da farsi". Sono dunque ancora da valutare le sirene provenienti dalla Russia, probabile che se ne saprà qualcosa in più a torneo terminato.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»
