Abbattimenti per abusivismo edilizio, approvata la delibera di indirizzo generale politico-amministativo sull'acquisizione al patrimonio pubblico comunale degli immobili costruiti abusivamente sul territorio di San'Antonio Abate. Nei giorni scorsi, durante il Consiglio Comunale convocato dall'amministrazione comunale del sindaco Antonio Varone, è stata votata all'unanimità la proposta di deliberazione per la destinazione e la gestione degli immobili ex art. 31 comma 5 del DPR 380/01 che dovrebbe consentire l'acquisizione delle case costruite abusivamente, secondo l'art. 12 comma 6 della Legge Regionale del 5/1/2011 n.1 concernente le "Modifiche alla Legge Regionale 28/12/2009 n.19" sul Piano Casa Regionale. Secondo l'art. 12 comma 6 della predetta legge regionale della Campania n.1 del 2011, "gli immobili abusivi acquisiti ai sensi dei commi 3 e 4 dell'at. 31 del DPR n. 380/2001, su decisione del Consiglio Comunale assunta ai sensi del comma 5 dell'art. 31 del medesimo Decreto, possono essere trasformati anche mediante interventi di manutenzione, ristrutturazione e completamento in alloggi di edilizia residenziale sovvenzionata". Un chiaro indirizzo politico-amministrativo assunto e approvato dal Consiglio Comunale di Sant'Antonio Abate, il primo in Campania dopo l'approvazione della Legge Regionale del 5 Gennaio scorso, che dovrebbe consentire per fini pubblici all'acquisizione di tutte quelle case abusive che rischiano di essere demolite secondo le ingiunzioni di abbattimento. Ma come ogni delibera, sono stati riportati dei precisi requisiti facendo riferimento alla norma regionale di riferimento. Infatti, gli immobili abusivi che dovrebbero essere acquisiti, non dovranno ricadere su aree del territorio dove sono programmati interventi comunali o sovra comunali, dovranno rispettarle norme antisismiche, dovranno avere una destinazione d'uso esclusivamente residenziale e non dovranno essere occupati da attività commerciali e artigianali. In questo caso le attività commerciali svolte all'interno degli immobili abusivi acquisiti dovranno essere immediatamente sospese e dismesse. I manufatti abusivi che diventeranno di proprietà comunale, soggetti a canone di locazione o assegnati ai futuri conduttori, entreranno nel novero delle opere pubbliche per le quali l'Ente comunale sarà tenuto alla manutenzione straordinaria, mentre resteranno esclusi dall'acquisizione pubblica al patrimonio comunale tutti gli immobili edili abusivi realizzati per l'utilizzo differente dalla destinazione residenziale. Un atto dovuto intrapreso con coraggio dall'amministrazione comunale del sindaco Antonio Varone, che solo Giovedì sera aveva deciso di elaborare la delibera per l'acquisizione pubblica delle case abusive, sostenuta dai comitati anti-abbattimenti ed in collaborazione con un pool di tecnici, avvocati e politici, tra cui i senatori della Repubblica Vincenzo Nespoli e Carlo Sarro ed il dottore Carlo Longobardi. Accolto tra gli applausi delle numerose famiglie presenti in sala consiliare, l'importante delibera approvata potrebbe diventare un monitor per i restanti comuni del Napoletano in difficoltà con la problematica sociale degli abbattimenti. Prima della trattazione e dell'approvazione dell'atto, non è mancato il confronto polemico chiarificatore tra maggioranza e minoranza sulla questione del PUC, tanto da provocare anche la sospensione del Consiglio Comunale per circa mezz'ora. Infatti, sul confronto del PUC non è mancata la nuova richiesta delle minoranze di fare chiarezza sulla negazione agli stessi di alcuni atti, per il quale ha chiesto una maggiore concertazione anche il deputato abatese Gioacchino Alfano, presente durante la seduta: "Ormai è noto che ai consiglieri comunali di minoranza è stato negato l'accesso ad alcuni atti, così come non è giunta agli stessi una nota firmata dal sindaco emessa dal responsabile del procedimento per la realizzazione del PUC. Non è giusto gettare ombre e dubbi sugli accaduti, ma affinché i lavori continuino con serenità e collaborazione è giusto che l'amministrazione Varone faccia chiarezza e motivi tecnicamente queste scelte intraprese". Dopo i diversi interventi presentati dai consiglieri comunali di minoranza Giovanna Rispoli, Giuseppe Parvolo, Donatella Donadio e Ciro D'Antuono e degli assessori Alfonso Manfuso, Francesco Palumbo e del professore Renato Cristiano, il sindaco Antonio Varone è intervenuto sulla questione del PUC: "E' uno strumento urbanistico di vitale importanza per il futuro sviluppo di Sant'Antonio Abate. Mi dispiace che i consiglieri di minoranza polemizzano e sono dubbiosi sui procedimenti realizzativi, quando potrebbero chiedere dei chiarimenti ai consulenti incaricati. In ogni modo, rinnovo il mio invito alle minoranze in Consiglio Comunale affinché nei giorni che rimangono prima dell'approvazione del PUC, saranno impiegati per apportare proposte costruttive e di migliorie per tutto il nostro paese. Quella che abbiamo è un occasione unica e non dobbiamo sprecarla per dubitare o polemizzare, ma bensì, per collaborare insieme per la realizzazione del PUC di Sant'Antonio Abate".
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»