Comune sciolto per infiltrazioni camorristici, la Procura di Torre Annunziata chiede l’incandidabilità per 6 ex politici. Scagionati, dunque gli altri 8 che erano finiti nella lista della commissione d’accesso che lo scorso anno decretò la fine della consiliatura del sindaco Gaetano Cimmino. E’ quanto è emerso ieri nel corso dell’udienza svoltasi nelle aule del Tribunale di Torre Annunziata
Come riporta oggi Metropolis, infatti, i magistrati hanno chiesto l’incandidabilità per i prossimi 5 anni, oltre che dell’ex primo cittadino, anche per l’ex vicesindaco Fulvio Calì, l’ex presidente del consiglio comunale Emanuele D’Apice e gli ex consiglieri comunali Barbara Di Maio, Lello Tito e Francesco Iovino. Restano quindi esclusi dall’incandidabilità gli ex assessori Giovanni Russo, Antonio Cimmino, Sabrina Di Gennaro, Antonella Esposito e gli ex consiglieri comunali Annamaria De Simone, Enza Maresca, Giovanni Nastelli ed Eutalia Esposito.
Di altro avviso, invece, il Ministero dell’Interno che chiede l’incandidabilità per tutti i 14 politici appena citati. Per gli avvocati della difesa, invece, l’incandidabilità deve decadere per tutti poiché – come cita Metropolis - “non sono state determinate responsabilità politiche che hanno favorito le infiltrazioni della criminalità organizzata nel Comune di Castellammare di Stabia”.
Non resta ora che attendere la sentenza che verrà pronunciata nei prossimi giorni ed i cui esiti avranno certamente un importante impatto sulle elezioni amministrative del prossimo anno.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»