«Destinare 2,5 milioni di euro per l’acquisto di un bene privato all’asta è una scelta che riteniamo miope e irresponsabile. Un’operazione che non porta alcun beneficio concreto alla comunità e che, invece di rispondere alle urgenze reali della città, disperde risorse preziose in un’azione priva di visione strategica». E' l'opnione dei consiglieri comunali di minaranza che criticano apertamente la decisione del sindaco Vicinanza di partecipare all'asta per l'acquisto della struttura ex salesiani. Un'asta già andata deserta diverse volte il cui acquisto da parte del Comune è stato caldeggiato dai Democratici e Riformisti.
«La nostra città - spiegano i consiglieri di minoranza - ha bisogno di investimenti mirati e capaci di rilanciare la sua economia, non di operazioni immobiliari di dubbia utilità. Ecco perché quei fondi potrebbero essere destinati a un progetto ben più ambizioso e necessario: il rilancio delle acque termali, il vero patrimonio di Castellammare, la sua identità storica e la chiave per un futuro di sviluppo e occupazione. Per decenni il termalismo ha reso Castellammare un polo di attrazione per il turismo e il benessere, portando benefici economici e sociali. Oggi, invece, le nostre terme versano in uno stato di abbandono che mortifica la storia della città e ne frena il potenziale. Perché non utilizzare questi fondi pubblici per ridare vita a una risorsa unica, capace di creare posti di lavoro, aumentare il flusso turistico e restituire a Castellammare il ruolo che merita nel panorama del termalismo europeo? L’acquisto di un immobile, senza alcuna prospettiva di rilancio economico o sociale, è un errore che non possiamo permetterci. La priorità deve essere lo sviluppo, non la spesa fine a sé stessa. Per questo, chiediamo alla maggioranza di rivedere la propria decisione e di investire queste risorse in un piano concreto per il termalismo, l’unico vero motore di crescita per la città, o in alternativa recuperare gli immobili di proprietà come la caserma “Cristallina”. Castellammare merita scelte lungimiranti, capaci di guardare al futuro e non di disperdere opportunità. Il rilancio delle acque termali non è solo un dovere nei confronti della nostra storia, ma una necessità per il benessere e la prosperità delle future generazioni» hanno concluso.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»