Un nucleo abitativo con circa 100 case all’interno dell’area abbandonata dell’Aranciata Faito. C’è anche questa possibilità tra le schede del Piano Urbanistico Comunale (Puc) che la giunta Cimmino ha adottato nelle scorse settimane per delineare le prospettive di sviluppo della città. L’esigenza di poli residenziali a Castellammare è stata indicata a chiare lettere in una nota pervenuta dalla Città Metropolitana di Napoli, che ritiene necessaria la realizzazione di 1023 nuove case entro il 2030 per rispondere al fabbisogno abitativo cittadino. E così, oltre alle 277 case già programmate nel rione Savorito in luogo dei prefabbricati post-terremoto con una base iniziale di 15 milioni di fondi del Pnrr, sono spuntate fuori altre 226 case in housing sociale (prezzi popolari) nell’area ex Cirio, 175 nell’area di corso Alcide De Gasperi in cui viene installato periodicamente il circo e 16 nell’area ex Molini Daunia. Una linea che va in controtendenza con quanto emerso finora, dato che su quella strada l’amministrazione comunale aveva lasciato intendere che la destinazione di riferimento era quella del terziario e del turistico-ricettivo. Gli interventi previsti, in ogni modo, dovranno essere conciliati con aree pubbliche gratis che i privati dovranno regalare alla città. In sostanza, su ogni specifica area, l’intervento del privato dovrà riguardare non oltre il 50% dell’area stessa, mentre il restante 50% dovrà essere destinato esclusivamente a strutture di interesse comune o di interesse pubblico (parcheggi, impianti sportivi, parchi urbani, scuole) regalate dal privato alla città. Ma tra le aree edificabili con destinazione residenziale incluse all’interno del Puc spunta a sorpresa anche l’ex Aranciata Faito. In sostanza, 99 nuove case sono previste nell’area abbandonata della vecchia fabbrica, proprio dove tra l’altro di recente è stato scoperto che i ladri di auto e merci nascondevano i loro bottini. Ed altre 130 case potrebbero essere realizzate a Moscarella, nel terreno che di fatto separa il quartiere dal San Marco, oltre il alle spalle del Romeo Menti e delle strutture di piazzetta Bracco. Scelte che i progettisti hanno effettuato perché non esistono in centro città atre aree grandi a sufficienza per realizzare case, come richiesto espressamente dalla Città Metropolitana. Ma questo comporterà, qualora i privati fossero interessati ad investire, anche numerose aree pubbliche al servizio della città: per fare un esempio, su una superficie di 10mila metri quadrati in cui potrebbero ricadere anche strutture residenziali in housing sociale, queste ultime non potranno superare un numero limite e comunque almeno 5mila metri quadrati dovranno essere regalati alla città, per realizzare parcheggi, scuole, parchi, impianti sportivi, in linea con l’istituto della perequazione previsto dal Puc. Case a basso costo e nuovi spazi gratis per la città, per provare a disegnare il rilancio futuro del territorio.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»