Sale la tensione sul fronte dei servizi ambientali. Il sindacato dei lavoratori ambiente e servizi FIAL ha inviato una dura comunicazione alle istituzioni locali e alle forze dell’ordine annunciando l’indizione di un presidio dei lavoratori per il prossimo 19 dicembre, a partire dalle ore 11, davanti al Comune di Castellammare di Stabia, con una “simbolica presa” della sede comunale.
Alla base della mobilitazione, secondo quanto riferisce la sigla sindacale guidata dal segretario generale Domenico Merolla, la mancata risposta a una richiesta di incontro urgente già avanzata lo scorso 21 novembre. Un silenzio che, a giudizio della FIAL, starebbe “acuendo il clima di tensione” e alimentando tra i lavoratori la “sensazione di abbandono al proprio destino”.
La comunicazione è indirizzata a un ampio ventaglio di soggetti istituzionali: dal Prefetto di Napoli al Sindaco di Castellammare di Stabia, dal Consiglio comunale ai dirigenti competenti del procedimento fino alle forze dell'ordine. In copia anche la società Velia Ambiente srl, che opera nel cantiere stabiese, e gli organi di informazione.
Nel documento, il sindacato denuncia con toni molto duri presunte irregolarità e comportamenti ritenute lesivi dei diritti dei lavoratori, parlando di “nefandezze” che non sarebbero più tollerabili. Accuse che vengono ricondotte, dalla FIAL, anche agli esiti del lavoro della Commissione Speciale sui rifiuti, che – secondo il sindacato – sarebbe stata messa in condizione di operare proprio grazie al “coraggio” dei lavoratori.
“Non ha senso fermarsi proprio adesso – si legge nella nota – farlo non sarebbe nell’interesse delle persone perbene e favorisce il delirio d’impunità”. Un passaggio dal linguaggio fortemente simbolico che richiama figure letterarie per descrivere, sempre secondo il sindacato, il clima presente nel cantiere.
Particolarmente significativo anche l’appello rivolto al Prefetto di Napoli: nell’ipotesi di eventuali dimissioni del sindaco, la FIAL chiede l’invio di commissari prefettizi, ritenuti “pronti alla sfida per salvare Castellammare di Stabia ed i lavoratori dei servizi ambientali”. “La situazione è grave”, conclude il documento.
Ora l’attenzione si sposta sulle prossime ore: un eventuale incontro istituzionale potrebbe evitare la protesta annunciata. In caso contrario, il 19 dicembre Palazzo Farnese potrebbe diventare il centro di una nuova, delicata vertenza sociale che coinvolge uno dei servizi essenziali della città.
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