Il Comune di Castellammare di Stabia , dopo aver perso parte del finanziamento dei fondi europei per la riqualificaizone del rione Savorito, ha avviato formalmente le procedure per la stipula di un contratto di prestito con la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per un importo complessivo di 8.307.401,46 euro.
Le risorse serviranno a finanziare l’intervento denominato “Riqualificazione e Rigenerazione del Quartiere Savorito – Programma di sostituzione edilizia e recupero dei vuoti urbani – Ambito di intervento Periferia Nord della Città”, inserito nel Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA), uno dei principali strumenti di rilancio delle periferie urbane.
La determina dirigenziale che dà il via al finanziamento si inserisce in un quadro contabile già definito e approvato: dal Documento Unico di Programmazione 2025/2027 al Bilancio di Previsione, fino al Piano Esecutivo di Gestione e ai rendiconti degli esercizi 2023 e 2024. Inoltre, il Consiglio comunale ha approvato una specifica variazione di bilancio che include l’accensione del mutuo, corredata dal parere favorevole dell’Organo di Revisione.
Il prestito, stipulato secondo lo schema del “contratto di prestito flessibile” previsto dalla CDP, prevede un periodo di preammortamento di quattro anni, fino al 31 dicembre 2029, e una successiva fase di ammortamento della durata di 25 anni, nel rispetto della normativa che impone la coerenza tra durata del finanziamento e vita utile dell’investimento.
Dal punto di vista finanziario, il Comune ha attestato il rispetto di tutti gli obblighi di legge in materia di bilancio, certificazione dei crediti e sostenibilità dell’indebitamento, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali. Le rate semestrali del mutuo saranno garantite tramite delegazione di pagamento sulle entrate dei primi tre titoli di bilancio, a tutela della solidità dell’operazione.
Il progetto prevede la realizzazione di 98 nuovi alloggi ecosostenibili, spazi pubblici, una nuova scuola e un centro sportivo. Il percorso del progetto era partito ancora prima, con i fondi PINQUA, e prevedeva l'ingresso di fondi privati con la conclusione dei lavori prevista nel 2030.
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