Il tempo delle celebrazioni è già alle spalle. A poche settimane dall’elezione, il neo presidente della Regione Campania, Roberto Fico, si trova immerso in una agenda fitta di emergenze e scelte strategiche, mentre le trattative per la formazione della giunta regionale appaiono ancora in alto mare. Un avvio di mandato complesso, segnato da criticità strutturali che incidono direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini e sul futuro economico e sociale del territorio.
Trasporti, Circumvesuviana al collasso
Il dossier più urgente è quello dei trasporti, con la Circumvesuviana diventata ormai il simbolo di una crisi cronica. Soppressioni improvvise, ritardi, convogli obsoleti e problemi di sicurezza scandiscono la quotidianità di centinaia di migliaia di pendolari dell’area vesuviana e sorrentina. Una situazione che penalizza lavoratori, studenti e turisti, mettendo a rischio anche uno dei principali bacini economici della regione. Sul tavolo del presidente arrivano richieste di interventi immediati: investimenti, riorganizzazione gestionale e un confronto serrato con Eav e Governo centrale. Nei giorni scorsi si era diffusa l’ipotesi di un cambio al vertice dell’azienda, con l’uscita dell’attuale management guidato da Umberto De Gregorio, ipotesi però smentita dagli stessi diretti interessati.
Sanità, tra emergenze e tensioni politiche
Altro fronte caldo è la sanità. Nonostante i risultati rivendicati negli ultimi anni, molti ospedali campani continuano a fare i conti con carenze di personale, strutture datate e reparti sotto pressione. Le liste d’attesa restano lunghe e i pronto soccorso faticano a reggere l’urto dell’emergenza quotidiana, alimentando il rischio di una sanità a due velocità che spinge i cittadini verso il privato o fuori regione. Alla complessità del quadro si aggiunge il nodo politico: l’ex presidente Vincenzo De Luca rivendica con forza la delega alla sanità, ma Fico avrebbe già fatto intendere di volerla tenere per sé, per evitare polemiche e garantire continuità. Una scelta che si intreccia con i numerosi cantieri aperti per la costruzione di nuovi ospedali, interventi che muovono interessi e richiedono un attento controllo.
Aree interne, la sfida della coesione
Meno visibile ma altrettanto cruciale è la questione delle aree interne. Dall’Irpinia al Sannio, fino al Cilento, interi territori continuano a perdere popolazione e servizi essenziali. Qui la sfida è fermare lo spopolamento attraverso un uso mirato delle risorse nazionali ed europee, migliorando infrastrutture, sanità di prossimità e opportunità di lavoro. Senza una strategia chiara, il divario tra costa ed entroterra rischia di ampliarsi ulteriormente.
Formazione professionale, investire sul futuro
Infine, il nodo della formazione professionale. In una regione segnata da alti tassi di disoccupazione giovanile, il tema delle competenze diventa centrale. I percorsi formativi spesso non dialogano con le esigenze reali del mercato del lavoro, mentre le imprese faticano a reperire figure qualificate. Il nuovo corso regionale dovrà puntare su un sistema moderno, integrato con il tessuto produttivo e capace di offrire reali sbocchi occupazionali.
Tra emergenze immediate e riforme di lungo periodo, il presidente Fico è chiamato a governare una fase delicata. La capacità di dare risposte concrete e credibili su questi nodi rappresenterà il vero banco di prova del nuovo mandato. Nel frattempo, però, la partita della giunta resta ancora in stand-by, tra frizioni interne ai partiti e tensioni con il governatore, chiamato a trovare una sintesi per evitare scontri che rischiano di rallentare ulteriormente l’azione di governo.
Il sorriso del tecnico gialloblù. «Vittoria da squadra vera, ora portiamo questo atteggiamento in trasferta»
