Foto: Sassuolo Calcio
La settimana che porta a Sassuolo-Napoli assume un sapore particolare: due filosofie di gioco a confronto, due realtà calcistiche diverse ma unite dalla stessa voglia di sorprendere. Per entrare meglio dentro le pieghe della vigilia abbiamo incontrato Mattia Bannò, giornalista di Canale Sassuolo e osservatore attento delle dinamiche neroverdi. Con lui abbiamo provato a leggere le sensazioni dell’ambiente, i punti di forza della squadra di Grosso e le armi che il Sassuolo potrebbe mettere in campo per provare a fermare un Napoli deciso a difendere il titolo di Campione d’Italia. Un viaggio tra analisi, curiosità e chiavi tattiche che ci porta già con la mente al fischio d’inizio del Mapei Stadium.
Ci siamo quasi. Sabato riparte finalmente il campionato, con il Sassuolo che apre la stagione 2025/26 ospitando il Napoli Campione d’Italia. Quanto può contare l'entusiasmo a seguito della promozione raggiunta dopo un campionato cadetto dominato dagli uomini di Fabio Grosso?
“Beh, sicuramente c’è nell’aria un entusiasmo trainante, con i festeggiamenti che non sono ancora finiti. il Sassuolo è tornato in Serie A dopo un solo anno di purgatorio, con un'ossatura di squadra importante, a cui si sono aggiunti nuovi innesti che sicuramente daranno spessore e consapevolezza alla squadra neroverde. D’altra parte è quello che sta cercando di fare il dg Carnevali. Ovviamente la massima serie è tutta un’altra storia ripsetto alla Serie B, ma già si avverte passione ed euforia nei giorni che precedono il match di esordio contro il Napoli. I neroverdi saranno spinti dal pubblico delle grandi occasioni visto che il Mapei Stadium si preannuncia sold-out, senza contare che prima del fischio d’inizio avrà luogo l’esibizione degli Sbandieratori di Gubbio. La performance darà così ulteriore colore a questa sfida”.
Il Sassuolo arriva più avanti nella preparazione, avendo preparato la gara di Coppa Italia vinta col Catanzaro. Che partita è stata, e quali i punti di forza e debolezza mostrati sul campo dai neroverdi?
“Abbiamo assistito a una prestazione del Sassuolo a due facce. Quella migliore è legata a calciatori come Berardi e Doig, che hanno continuato lungo la stessa linea positiva della scorsa stagione, mostrandosi già in forma campionato. Berardi è stato il re degli assist nell’ultima Serie B, ed anche se il livello quest’anno sarà diverso, c’è da dire che ha già ripreso da dove aveva lasciato. Ovvero da un passaggio vincente a Doig valso vittoria e qualificazione al turno successivo. A Berardi il Catanzaro porta benissimo: contro i calabresi ha festeggiato sia la promozione, che la quattrocentesima presenza con la maglia del Sassuolo in tutte le competizioni. Un’altra nota positiva a cui il Napoli dovrà stare particolarmente attento, è senza ombra di dubbio il neo-acquisto Ismael Kone. L’ex Marsiglia è un giocatore a tutto campo, che rispecchia le caratteristiche richieste da Fabio Grosso, poichè con grande corsa accompagna un po' il pressing di tutta la squadra nella zona nevralgica del campo. Pressione, recupero alto e palla agli esterni per colpire subito in pochi metri: questo lo spartito tattico che sta scrivendo il tecnico emiliano”.
Il Sassuolo sta vivendo un po' le due facce del calcio moderno. Da una parte Berardi premiato per una vita in neroverde, dall'altra Lauriente e Pinamonti, sembrati alquanto distratti dalle sirene di mercato. Quali le tue impressioni a riguardo, e come potranno reagire a tale esposizione mediatica?
“Hai colto proprio il punto, ed infatti il problema è rappresentato proprio da quei calciatori che risultano scontenti, e desiderano approdare verso altri lidi. Il dg Carnevali ha recentemente dichiarato che non intende trattenere nessuno, a patto che arrivino delle offerte congrue al valore dei giocatori. Per ora sono arrivate soltanto offerte non idonee, e di conseguenza le trattative sono ancora in corso. Per Pinamonti si parla soprattutto di interessamenti da Spagna e Inghilterra, anche se l’attaccante ex Genoa preferirebbe restare in Italia, per non perdere il treno della Nazionale in vista del prossimo Campionato del Mondo. Lauriente invece ha una storia particolare: il giocatore era già partito per Sunderland, salvo poi tornare a sorpresa nel ritiro del Sassuolo, non avendo trovato l’accordo sul contratto. Praticamente era tutto definito tranne che con i procuratori. Ultimamente sono arrivate offerte dalla Turchia, ma non ritenute soddisfacenti. Alla fine il dg Carnevali, pur avendo dichiarato di non voler trattenere nessuno controvoglia, sarebbe più che contento se dovessero restare i tre tenori. Berardi rimarrà sicuramente con la ciliegina della torta sul rinnovo, e la speranza è di riuscire a trattenere anche gli altri due attaccanti, perchè ovviamente nessuna squadra tra le 8-9 squadre che lotteranno per la salvezza, può contare su un tridente della stessa qualità di Berardi, Lauriente e Pinamonti. La valutazione del francese è di circa 20 milioni, e gli ultimi 10 giorni di mercato saranno cruciali per le stategie del Sassuolo sul mercato.
Qual è il tuo giudizio complessivo ad oggi sul mercato del Sassuolo, e dove serve puntellare ulteriormente la squadra per raggiungere l'obiettivo salvezza?
“Sono arrivati sei acquisti importanti, tutti di categoria, con la rosa che ha acquisito ulteriore esperienza per la categoria. Importanti gli innesti dei difensori Idzes e Kande dal Venezia, perchè il reparto arretrato è stato un po' il tallone d'Achille del Sassuolo negli ultimi anni, soprattutto in quello della retrocessione. In passato, ad esempio, i neroverdi erano riusciti ad allestire un roster che dalla trequarti in su poteva essere considerato di livello top, ma la fragilità difensiva aveva impedito di puntare al raggiungimento di una qualificazione europea centrata soltanto nel 2016. Subito protagonista Ismael Kone a centrocampo, mentre nello stesso reparto è in arrivo l’ex Milan Vranckx. Profili che aggiungono esperienza e fisicità. Poi ovviamente tutto dipenderà dalle cessioni. Se dovessero partire Lauriente e Pinamonti, bisognerà sostituirli, ed inizia a farsi strada con insistenza il nome di Colpani. Manca sicuramente un terzino destro, e questo sarà il punto debole su cui il Napoli potrebbe affondare con Politano o Neres. Il Sassuolo si ritrova al momento senza un terzino destro all'altezza della serie A, e contro il Catanzaro è stato adattato Walukiewicz, con l’ex Torino a tratti visibilmente in difficoltà”.
Napoli che arriva alla sfida ancora pesante per i carichi di lavoro, come si è visto dalle ultime amichevoli e con la tegola Lukaku. Può essere secondo te un vantaggio affrontare il Napoli all'esordio in campionato?
“Sicuramente è un piccolo vantaggio affrontare le squadre top nelle prime giornate, perchè i carichi di lavoro pesano, e magari i nuovi acquisti non hanno ancora trovato il giusto amalgama con il resto della squadra. Poi è chiaro che sulla lunga distanza i valori tornano a fare la differenza. Ripensando alla stagione scorsa, il Napoli perse malamente all’esordio contro il Verona, e poi tutto cambiò con il passare delle settimane e la squadra di Conte ha poi finito per laurearsi Campioni d’Italia. Immagino che i tifosi partenopei metterebbero la firme affinchè una cosa del genere si ripetesse anche adesso. Tuttavia sono situazioni completamente diverse, perchè ora il mister del Napoli siede sulla panchina per il secondo anno, ed è chiaro come la continuità rappresenti un valore aggiunto. Voglio però ricordare un aneddoto curioso. Correva il 23 agosto 2015, ed alla “prima” di Sarri al Mapei Stadium (anche in quell caso alla prima di campionato) ci fu una vittoria del Sassuolo per 2-1. 3 punti che portarono bene ai neroverdi, che conclusero poi il campionato centrando l’Europa League”.
Dove pensi che si possa decidere la gara, e cosa temi di più del Napoli?
“Credo che la gara si deciderà sugli esterni, con le ali offensive a battagliare con i terzini sia da una parte che dall’altra. È vero che manca Lukaku, ma anche Lucca è un signor giocatore che di certo non farà rimpiangere il centravanti belga. Da parte del Napoli proprio Lucca potrebbe essere l'uomo chiamato a decidere la partita sui traversoni degli esterni, che il Sassuolo sicuramente soffrirà molto. Il Sassuolo si affiderà al suo uomo simbolo Berardi, mentre c’è un gran punto interrogativo sulla condizione mentale in cui arriverà Lauriente”.
Le Vespe pronte all’esordio stagionale contro una squadra di Serie A. Il tecnico carica il gruppo: «Abbiamo lavorato duro, serve coraggio e identità».