"Trasformare un monastero del Seicento a Sorrento in una casa vacanza? No grazie". Un gruppo di residenti ha stilato una petizione e inviato una lettera appello al commissario prefettizio del Comune, Rosalba Scialla, affinché fissi la destinazione d'uso del bene.
Quello di Santa Maria delle Grazie è uno dei monasteri storici di Sorrento, edificato nel 1600 e che ha ospitato nei secoli le suore di clausura dell'ordine domenicano. Ora, andata via l'ultima religiosa, in città molti sono preoccupati dell'eventuale utilizzo futuro. Per questo è partita una petizione dal titolo "Difendiamo il Monastero delle Grazie di Sorrento!" che ha già raccolto in pochi giorni oltre 800 firme.
Il complesso è un enorme fabbricato, un quadrilatero chiuso fra le strade "S. Francesco", "B. Donnorso", "S. Maria delle Grazie" e "Piazza S. Antonino": ha all'interno ben tre chiostri ed un'area a verde. Dichiarato bene culturale di interesse pubblico dallo Stato Italiano come tale è sottoposto a controllo del Ministero della Cultura per quanto riguarda la compatibilità degli eventuali utilizzi. La preoccupazione dei firmatari della petizione? Che venga trasformato in un hotel, una casa vacanza. Il Monastero di Santa Maria delle Grazie è il cuore di Sorrento da oltre quattro secoli: un luogo di fede, cultura e solidarietà, nato per accogliere e sostenere la comunità come aveva stabilito la fondatrice Berardina Donnorso. Lei, rapita dai turchi, fece ritorno nella sua Sorrento e realizzo il voto: regalare l'appezzamento di terreno e costruirci un monastero con l'obbligo di accudire le giovani sorrentine più povere e destinarlo al culto religioso cattolico.
Le Vespe pronte all’esordio stagionale contro una squadra di Serie A. Il tecnico carica il gruppo: «Abbiamo lavorato duro, serve coraggio e identità».