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Verso Fiorentina-Napoli. Il giornalista di Radio Firenze Viola Pietro Lazzerini «C'è attesa in città per l'esordio al Franchi contro il Napoli»

«A centrocampo i duelli più probanti per i viola. Kean è in un gran momento di forma, e può essere un fattore»

tempo di lettura: 6 min
di Giovanni Minieri
12/09/2025 19:31:57

Alla vigilia di Fiorentina-Napoli, terza giornata di Serie A, cresce l’attesa per una sfida che promette spettacolo e intensità. Due squadre ambiziose, due piazze cariche di entusiasmo e un intreccio di temi che scaldano la vigilia: dal mercato estivo appena archiviato ai duelli chiave sul rettangolo verde, passando per le strategie che Stefano Pioli e Antonio Conte saranno chiamati a mettere in campo per indirizzare il match dalla propria parte. Per analizzare tutti questi aspetti, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Pietro Lazzerini, voce autorevole di Radio Firenze Viola, che ci ha offerto la sua lettura a 360 gradi di una partita pronta a offrire tanti spunti interessanti.

Partiamo dal mercato. La Fiorentina si è mossa molto bene, riscattando Gudmundsson, Fagioli e Gosens, facendo acquisti mirati, e resistendo a tutti gli assalti per i suoi “big”. Che voto daresti al mercato dei viola?

"A dire la verità, i voti sul mercato non li do mai, neanche nella mia mittente.  Semplicemente perché ritengo che la valutazione del mercato vada poi contestualizzata a quello accade nel corso della stagione. Posso dirti che condivido la versione della Fiorentina che, attraverso le parole di Pradè, ha detto chiaramente di aver costruito una squadra più forte rispetto alla scorsa stagione.  Soprattutto per ciò che concerne le alternative messe a disposizione di Pioli per affrontare tutte le competizioni. In più, aver trattenuto in rosa tre elementi cardine come De Gea, Kean e Gosens, è stato un segnale importante per tutti. Le conferme di Gudmundsson e Dodò, la speranza di vedere un Fagioli finalmente protagonista, ed altri innesti nei reparti giusti come Nicolussi Caviglia e Fazzini, hanno permesso alla Fiorentina di alzare ulteriormente il livello.  e di avere la speranza di poter costruire una stagione per puntare alla zona Europa League".

Le prime due gare contro Cagliari e Torino sono state poco esaltanti, almeno sotto il profilo della finalizzazione. Cos’è mancato nelle prime uscite della squadra di Pioli?

"Dopo un'estate trascorsa con tanti giocatori titolari a disposizione, la squadra di mister Pioli non ha ancora mostrato un gioco fluido. Manca sviluppo nel gioco a centrocampo, e di conseguenza la Fiorentina fatica a concretizzare negli ultimi metri. Un problema che va risolto, perché i viola hanno nomi importanti nel reparto offensivo, che hanno bisogno di essere messi nelle migliori condizioni per esprimersi. Tra i punti di forza ci sono De Gea, Gosens e Kean: parliamo di individualità importanti, capaci di far svoltare ogni singola gara, avvicinando la Fiorentina alle big del campionato. Serve però trovare al più presto quell'identità giusta per essere continui e costanti"

Dopo la sosta si riparte subito ospitando il Napoli Campione d’Italia. Che aria si respira in città? Quanta attesa c’è per la “prima” al Franchi che porta con sé anche grande rivalità?

“Ovviamente c'è attesa, ma francamente più per l'esordio casalingo, che per la rivalità con il Napoli. I viola non hanno ancora giocato tra le mura amiche, per cui c'è tanta voglia di rivedere la Fiorentina al Franchi, e soprattutto capire come queste due settimane hanno permesso di migliorare il gioco della squadra. Poi è chiaro che la sfida al Napoli è un motivo in più per essere allo stadio. La piazza è curiosa di capire come Pioli riuscirà a schierare sul rettangolo verde una squadra che tutti in città considerano più forte rispetto alle stagioni scorse. Inutile nascondere che a Firenze le aspettative sulla squadra sono alte. Dopo il rocambolesco addio di Palladino a giugno scorso, l'arrivo di Pioli con un contratto di 3 milioni per 3 anni rappresentato uno step in più per puntare a crescere e migliorarsi”.


Che tipo di partita ti aspetti? Contro un Napoli che presenterà tutti i grossi calibri a centrocampo, prevedi un mediana più coperta da parte del mister Pioli?


"Mi aspetto di vedere effettivamente un centrocampo a 5, quindi con tre interpreti in mediana. Sia per provare a frenare il miglior centrocampo della serie A, sia per avere più possibilità di far gioco nella zona nevralgica del campo. Potrebbe perciò fare il suo esordio Nicolussi Caviglia, acquistato proprio essere il metronomo di questa formazione. Poi c'è curiosità di capire chi sarà il partner in attacco di Kean, che ovviamente è il titolare inamovibile. Intorno a lui possono agire sia Piccoli che Dzeko, e se dovesse rientrare anche Gudmundsson, la Fiorentina ha la possibilità di schierare giocatori molto forti negli ultimi metri. È vero che davanti a sè avranno una difesa fortissima come quella del Napoli, ma allo stesso tempo deve ancora assestarsi tra nuovi acquisti ed infortuni. Questa potrebbe essere una della chiavi che la Fiorentina potrebbe utilizzare per provare a mettere in difficoltà il Napoli”.

Dove si deciderà la sfida, e quali saranno a tuo parere i duelli più interessanti?

“Credo che a centrocampo ci saranno i duelli più probanti per la Fiorentina, ed è proprio lì che Pioli avrà sicuramente lavorato per cercare da una parte di schermare la qualità del Napoli, dall'altra di essere propositiva per mettere in difficoltà i centrocampisti del Napoli, provando ad essere intensi nel pressing e verticali nelle ripartenze. Poi è chiaro che il calcio viene acceso da attaccanti, gol, e gesti tecnici. È facile, perciò, pensare che la sfida a distanza tra i due attacchi possa essere la chiave di volta della partita. Io penso che la Fiorentina possa schierare, in questo momento, un attaccante tra i top 3 della serie A. Lo dicono sia i numeri che lo stato di forma di Moise Kean. Dall'altra parte, il Napoli deve integrare Hojlund, capire se Lucca può essere da Napoli, mentre procede il recupero dall'infortunio di Lukaku. La squadra di Conte proverà a sfruttare le armi a propria disposizione, per creare grattacapi alla difesa della Fiorentina”.

Quali sono le ambizioni stagionali della Fiorentina, nella stagione che porta all’anno del Centenario?


“La Fiorentina ha detto chiaramente che punta a vincere un trofeo. La strategia è quella di crescere nei risultati, per cui i viola devono centrare l'ingresso in Europa League e vincere la Conference. È un obiettivo che va al di là l'anno del Centenario,  perché la piazza vuole rimpinguare una bacheca ormai impolverata da ben vent'anni senza successi. Se a un certo punto, la Fiorentina ancora in corsa per tutto dovesse fare una scelta, sicuramente sceglierà la Conference come priorità” .

 

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