Foto: Ssc Napoli
Archiviata la sosta per le Nazionali, il Napoli si rituffa a testa bassa nel campionato perché all’orizzonte c’è un Napoli-Milan che diventa anche “antipasto” d’Europa. Se sono ben 23 i punti che separano la capolista dai rossoneri (quarti e braccati da Roma e Atalanta che inseguono l’ultimo posto utile per la Champions League), gli uomini di Spalletti dopo il blitz di San Siro firmato Politano e Simeone, sono pronti a dare un’ulteriore prova di forza in vista del doppio impegno europeo che metterà in palio una storica qualificazione in semifinale. Per neutralizzare il quarto miglior attacco del campionato, mister Spalletti riparte da una solida certezza: il ministro della difesa Min-Jae Kim. Il centrale coreano è lo stakanovista di cui la squadra non può fare praticamente a meno: con 3.016 minuti al proprio attivo in tutte le competizioni, è il terzo calciatore di movimento con più minutaggio dietro soltanto a capitan Di Lorenzo e Stanislav Lobotka, avendo giocato 35 delle 36 partite finora disputate saltando solo la partita casalinga contro lo Spezia. Il muro ex Fenerbahce è sempre più leader all’interno dello spogliatoio, dimostrando giorno dopo giorno il proprio spessore umano. “Vorrei fare le mie più profonde scuse ai compagni e ai tifosi, gli errori mi renderanno più forte”. Queste le parole accorate affidate da Kim ai propri social dopo la partita contro l’Udinese del 12 novembre al Maradona, quando un suo svarione provocò la il 3-2 di Samardzic a circa 10 minuti dalla fine, ed un finale di sofferenza per compagni e tifosi. Un gesto d’affetto di chi, pur essendo arrivato da pochi mesi, sente già il senso di responsabilità che comporta vestire la storica casacca azzurra del Napoli.
La scena si è ripetuta martedì sera, e stavolta ad essere destinatari delle sue scuse (superflue, ma mai banali per chi porta con sé i gradi del condottiero) sono i tifosi coreani. Dopo la sconfitta tra le mura amiche contro l’Uruguay, Kim (visibilmente contrariato per le continue domande dei giornalisti su futuro e clausola rescissoria) con tutta l’onesta che lo contraddistingue, si è definito stanco mentalmente e pronto a focalizzarsi soltanto sul Napoli per gli obiettivi prestigiosi da raggiungere all’ombra del Vesuvio. L’ambiente non ha reagito benissimo, ed il baluardo di Partenope non ha avuto paura di mettere nuovamente la faccia, scusandosi sui social per lo sfogo, e ricordando i tantissimi sacrifici fatti per difendere la Corea del Sud ovunque nel mondo. Napoli è pronta a riabbracciarlo, insieme a tutta la sua proverbiale grinta che ha fatto innamorare il popolo azzurro.
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