La rivoluzione del Napoli potrebbe partire proprio dalla porta. Domenica, con il Frosinone, Alex Meret ha vissuto l'ennesima giornata sulle montagne russe: nel primo tempo ha parato un rigore, nel secondo invece ha commesso un grave errore con i piedi spalancando la porta a Cheddira. Il Maradona ha fischiato tutti, incluso l'estremo difensore. E' facile, e anche molto, finire sul banco degli imputati quando sei l'ultimo ostacolo tra la palla e il gol. Questo avrebbe fatto tornare di moda la voce su un probabile addio dell'ex Udinese, vista anche la situazione contrattuale e l'investimento fatto dal club campano.
Meret è in scadenza il 30 Giugno, ma nel contratto c’è un’opzione unilaterale di rinnovo al raggiungimento del 70 per cento delle presenze. Scatterà dunque in automatico, ma il suo agente ha già annunciato che non intende far vivere al suo assistito un’estate come quella del compagno Zielinski. In altre parole, non giocherà col contratto in scadenza. O si allunga l’intesa di almeno due stagioni, o chiederà la cessione. Quest'ultima ipotesi è da tener in considerazione, visto che in estate il Napoli accoglierà Elia Caprile, acquistato un anno fa dal Bari e girato in prestito all’Empoli, dove sta dando il suo importante e forte contributo nella corsa salvezza.
Come tutto il Napoli, Meret sta vivendo una stagione complessa. Il confronto con lo scorso anno è impietoso: 5 partite senza subire gol in 25 presenze in A con 32 reti subite; lo scorso anno chiuse con 16 clean sheet in 34 partite e 24 gol presi. Meret è tornato insicuro, l’ombra di Caprile, che è stato fortemente voluto da De Laurentiis, potrebbe rimetterlo in forte discussione. Alex vorrà garanzie sul rinnovo e sul suo essere ancora il numero uno, altrimenti sarà addio. Caprile è il futuro ma, vista la giovane età, avrebbe comunque bisogno di un portiere esperto al suo fianco.
«L'obiettivo resta la salvezza, solo dopo ci godremo le partite restanti».