Finalmente si (ri)parte. Non c’è modo migliore per mettere alle spalle una stagione negativa, che pedalare a testa bassa con una nuova identità, e tante facce nuove. Dal mister fino a tanti calciatori, desiderosi di riportare Napoli e il Napoli in posti più consoni alla propria storia. Gli azzurri esordiscono in trasferta sul sempre ostico campo dell’Hellas Verona, dove proveranno a mettere in cassaforte punti pesanti dopo essersi già assicurati i sedicesimi di Coppa Italia eliminando il Modena nella bolgia del “Maradona”.
Il Club Napoli Piacenza Partenopea è già pronto a viaggiare in direzione Veneto, per portare in alto i propri vessilli, ed urlare a squarciagola per spingere capitan Di Lorenzo e compagni alla vittoria.
Tante novità in cantiere per il Club del capoluogo emiliano, sia in ambito sociale che strettamente sportivo. Non solo Napoli, ma anche Juve Stabia fresca di meritata promozione in Serie B, come si evince dalle parole del segretario Francesco Narducci.
A circa 24 ore dall’inizio della nuova stagione, quali sono le tue impressioni sulla pre-season e cosa ti ha colpito di più, vivendo da vicino il mondo Napoli durante le sessioni di allenamento?
“La “nostra” stagione è iniziata già a luglio, in quanto ci siamo organizzati per star vicino alla squadra nel ritiro trentino in quel di Dimaro. La nostra presenza è stata accolta molto bene dai tifosi e dalla stessa società, che ci ha ripreso più volte in contenuti apparsi sui profili social seguiti da milioni di appassionati in tutto il mondo. L’anno scorso il presidente Aurelio De Laurentiis si era fatto immortalare con la nostra sciarpa al collo, e la scena si è ripetuta anche quest’estate con nostra grande soddisfazione. Anche il mister Antonio Conte non ha voluto essere da meno, indossando l’accessorio più significativo per il nostro Club. Devo dire che il ritiro di Dimaro sta molto a cuore ai nostri soci, perché rappresenta l’occasione per un contatto ravvicinato con i calciatori, o magari per scambiare quattro chiacchiere informali con lo storico magazziniere Tommaso Starace. La novità di quest’anno è stata la possibilità richiedere un accredito per scattare una foto o chiedere un autografo ai calciatori azzurri, ed anche questo è un modo per far sentire i tifosi sempre più partecipi delle sorti della propria squadra del cuore. Dimaro è molto bella, e ti permette in un certo senso di staccare dalla routine della vita quotidiana. Anche perché noi siamo soliti trascorrere quei giorni all’insegna della condivisione: ognuno porta qualcosa durante il viaggio, e si avverte un senso di famiglia che rende tutto davvero magico.
Ho visto tanto entusiasmo soprattutto intorno alla figura di Conte, che ho visto molto presente sia a livello di allenamenti che nei rapporti con i tifosi. Mi ha colpito tanto anche la personalità di Lele Oriali, ed il suo acquisto fa capire quanto la società si sia impegnata per compiere un salto di qualità. Parliamo di un uomo che ha vinto tanto sia da calciatore che da dirigente: una leggenda del calcio, capace di fungere da perfetto collante tra club, tecnico e calciatori. L’ex dirigente ha fatto subito una promessa impegnativa: restituire alla gente tutto l’affetto incondizionato che ha mostrato fin dal primo giorno. Dichiarazioni non di facciata, ma fatte realmente con il cuore”.
Cosa state realizzando per i soci, con la “febbre” che sale in vista della prima uscita ufficiale sul campo del Verona?
“Abbiamo messo due abbonamenti a disposizione dei soci per quanto riguarda le partite in casa, per cui a turno avranno la possibilità di assistere alle gare casalinghe degli azzurri in programma al Maradona. Si tratta di un regalo che abbiam voluto fare ai nostri soci, per ripagarli della fiducia che hanno sempre riposto in noi. Per l’inverno è in arrivo una splendida felpa, utile per essere sempre uniti e compatti sulle gradinate di ogni stadio in cui sarà presente il nostro Napoli. Siamo carichissimi per la prima trasferta stagionale al Bentegodi contro l’Hellas Verona, e sempre per restare in ambito calcistico, proveremo sicuramente a seguire anche la Juve Stabia che in Serie B sarà impegnata in diverse uscite esterne non troppo lontane da Piacenza. Diversi soci (anche non di Castellammare) hanno espresso il desiderio di unirsi a noi, probabilmente anche in virtù dell’amicizia tra la Curva B del Napoli e la Curva Sud della Juve Stabia. Ai soci offriamo il servizio per la Tessera del Tifoso (indispensabile per assistere alle partite di calcio), così come il servizio di biglietteria, avendo a disposizione una ricevitoria presso la nostra sede che è Di Nardo Cafè a Piacenza. Ovviamente il nostro intento è sempre quello di crescere e migliorarci, anno dopo anno. Per il campionato 2024/25 abbiamo intenzione di pianificare un soggiorno più lungo per godere anche di quelle divertenti serate di intrattenimento che si tengono in piazza a Dimaro. Complicato è invece muoverci in direzione Castel di Sangro, che da Piacenza risulta essere alquanto lontana e logisticamente complicata da raggiungere per il nostro gruppo”.
Quali sono le più imminenti attività sociali in fase di programmazione?
“Per quanto riguarda le attività, vogliamo riproporre il torneo di calcetto che ha visto la partecipazione di 8 squadre divise in 2 gironi da 4: con capitani, riserve, ed io stesso nel delicato ruolo di arbitro. È stata una bellissima iniziativa, con un campo a nostra disposizione per una giornata intera, e grigliata finale per trascorrere una serata in un clima gioioso ed allegro. Molto coinvolgente è stato anche il torneo di calciobalilla, mentre stiamo provando a finalizzare un progetto per l’iscrizione di una squadra al campionato di calcio a 7. Siamo partiti con il Fantacalcio del Club e la sua attesissima asta: poiché siamo in tantissimi faremo 2 campionati da 10, ed i premi saranno legati al merchandising ufficiale del Napoli. Anche se manca ancora qualche mese, ci stiamo già attivando per le iniziative legate al periodo natalizio: vogliamo riproporre la tombolata che ha riscosso tanto successo, e una bella cena provando anche a coinvolgere qualche ospite legato la mondo Napoli. Ovviamente è tutto un work in progress in questo momento”.
Quanto è importante il ruolo del Club Napoli Piacenza Partenopea, nell’integrazione di tanti “fratelli” partenopei e non solo che si trasferiscono nel capoluogo emiliano e dintorni?
“Il nostro Club non è un luogo di aggregazione legato soltanto al mondo Napoli. Ci sono persone trasferitesi da poco a Piacenza, che vedono in noi non solo un punto di riferimento per guardare le partite degli azzurri, ma un’opportunità di trascorre del tempo in compagnia. Ad esempio abbiamo conosciuto alcuni ragazzi che vivono a Piacenza da circa 2 mesi, e partecipando alle nostre iniziative, stanno instaurando forti amicizie che li aiutano ad affrontare meglio un periodo delicato in cui si trovano a ripartire da zero a tantissimi km da casa. Non a caso gli associati provengono principalmente da Napoli, ma subito dopo c’è Caserta, e poi ragazzi da Puglia, Sicilia e Calabria, fino a salire ritrovando anche tesserati squisitamente piacentini”.
Che opinione di sei fatto sul Napoli di Antonio Conte, analizzando un po’ i probanti test estivi contro squadre dal tasso tecnico piuttosto importante?
“Le amichevoli lasciano sempre il tempo che trovano. Però chi ben comincia è a metà dell’opera, e già la squadra è partita meglio rispetto alla stagione scorsa, quando il Napoli di Garcia fu costretto a un passo falso (1-1) dalla Spal. Ora mi sembra di vedere in campo un squadra molto carica e motivata, dove Spinazzola sta facendo la differenza: sembra un calciatore rinato, e se i muscoli non fanno scherzi, sarà senz’altro un punto di forza pe la squadra di mister Conte. Mi incuriosisce il modulo: un 3-4-2-1 che permette a capitan Di Lorenzo di arretrare la propria posizione per fare il braccetto di destra, ed i due laterali che si scambiano spesso di posizione con i due trequartisti, per non dare punti di riferimento e creare più di un grattacapo agli avversari. Anche se siamo abituati al bel gioco, dobbiamo entrare nell’ottica che si può vincere anche essendo cinici nel capitalizzare la poche occasioni di cui disporremo in alcune partite. Ci saranno periodi sulla carta più semplici, ed altri più complicati come tra ottobre e novembre dove affronteremo Milan, Atalanta, Inter e Roma in rapida successione. Sarà importante mantenere sempre alto il livello di attenzione, e non avere impegni europei potrebbe trasformarsi in un’arma a nostro favore per preparare al meglio ogni singola partita. Antonio Conte dovrà essere bravo a migliorare la fase difensiva che nella scorsa stagione scricchiolava, ed aver mantenuto la porta inviolata in molte gare può essere di buon auspicio per quando le partite inizieranno a valere 3 punti. Per quanto riguarda il mercato, mi stupisce che il Napoli non abbia ancora chiuso la questione centravanti. Sarebbe stato importante avere subito a disposizione il principale terminale offensivo, per collaudare gli schemi ed affinare l’intesa con ogni singolo compagno di squadra. Ottimo il colpo Buongiorno, che è stato (insieme a Calafiori finito all’Arsenal) il miglior difensore dell’intera Serie A. Nella zona nevralgica del campo tutto è ancora fermo: l’obiettivo Koopmeiners si è promesso alla Juve, le operazioni in uscita (Gaetano e Cajuste su tutti) bloccano quelle in entrata, mentre mi sarei aspettato più fiducia in Folorunsho dopo la grande stagione disputata in prestito all’Hellas Verona. Davanti è soltanto questione di tempo la partenza di Osimhen, mi auguro che Simeone resti per essere un’ottima alternativa di Lukaku, sempre più vicino al Napoli e capace di esaltarsi agli ordini di mister Conte”.
Chiuso lo studio medico abusivo dopo le indagini delle fiamme gialle coordinate dalla Procura.
