Foto: Ssc Napoli
Dopo il brillante pari interno contro il Barcellona, prosegue il tour de force azzurro che prova a seguire la scia positiva anche in campionato. Per l’esordio in Serie A, il mister Francesco Calzona cambia quasi nulla rispetto alla Champions: cambio obbligato nella linea a 4 di difesa con Mazzocchi in luogo della squalificato Di Lorenzo, confermata la coppia centrale formata da Rrahmani e Juan Jesus, così come Olivera preferito nuovamente a Mario Rui sulla corsia bassa mancina. In mediana Zielinski vince il ballottaggio con Traore, e va a svolgere con Anguissa il ruolo di mezzala al fianco dello stakanovista Lobotka. A sorpresa c’è Raspadori largo a destra nel tridente d’attacco, con Osimhen al centro e Kvaratskhelia ala mancina.
Per il Cagliari c’è l’ex Gaetano (2 gol nelle ultime 2 gare) che ritrova subito il “suo” Napoli, mentre siedono inizialmente in panchina Pavoletti e Petagna. Ritrova il suo passato anche il mister Claudio Ranieri.
Subito pericoloso il Napoli al minuto 8: Kvaratskhelia fa valere il suo strapotere tecnico mettendo a sedere Nandez, passaggio per Olivera che va di prima per Anguissa, anticipato nell’area piccola al momento della battuta a rete. Poco dopo grande idea di Raspadori che cerca Zielinski con un filtrante liftato, ma capisce tutto Makoumbou abile ad allontanare in angolo. Al 14’ arriva il primo squillo del Cagliari: spiovente di Deiola verso Lapadula, che ben ostacolato da Mazzocchi manca l’impatto con il pallone. Poco dopo Deiola batte velocissimo una rimessa laterale verso Zito Luvumbo, cross verso Jankto che si libera alle spalle di Olivera, ma gira troppo debolmente di testa e l’azione sfuma. Brividi per i supporters azzurri al 22’: Gaetano allarga sulla sinistra per il volitivo Zito Luvumbo, palla verso il palo più lontano, ma Juan Jesus con intelligenza allontana la minaccia spedendo la sfera oltre la linea di fondo. Poco dopo Meret salva il risultato con un miracolo a mano aperta su Lapadula. Il Napoli reagisce 5 minuti più tardi: Raspadori, da fermo, scarica un mancino potentissimo dal limite dell’area che Scuffet respinge allungandosi con abilità alla propria sinistra. Al 33’ Cagliari in vantaggio. Sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, Lapadula (in posizione irregolare) ostacola Rrahmani, che di testa infila Meret per un clamoroso autogol. L’arbitro inizialmente convalida la rete, ma richiamato al video dal VAR, annulla giustamente per off-side dell’attaccante isolano. Al 40’ idea geniale di Osimhen che di tacco libera Mazzocchi, ma il terzino azzurro svirgola malamente disturbato dalla scivolata di Deiola. Padroni di casa vicinissimo al vantaggio al minuto 42. Palla lunga di Makoumbou dalla trequarti, Meret frana su Juan Jesus in uscita respingendo in maniera approssimativa, palla nei radar di Zito Luvumbo che a porta sguarnita non riesce a indirizzare il pallone verso lo specchio. In pieno recupero, incornata di Dossena su angolo di Nandez, ma la mira è imprecisa.
La prima occasione della ripresa è di marca rossoblù: Gaetano pennella per la sovrapposizione di Zito Luvumbo, palla verso Lapadula che attacca il primo palo ma non trova la porta. Il Napoli c’è e non sta a guardare. Zielinski vede con la coda dell’occhio il taglio di Kvaratskhelia, ma c’è l’anticipo provvidenziale di Yerri Mina in angolo. Corner battuto corto per Kvara, cross teso per Osimhen che schiaccia di testa con la sfera che non crea problemi a Scuffet. Al 66’ gli uomini di Calzona sbloccano una gara che stava diventando molto dura e complicata. Raspadori ruba palla in pressione alta ad Augello, si invola verso la linea di fondo e poi serve un cioccolatino sul palo più lontano dove c’è Osimhen a scartarlo per una rete pesantissima. La seconda nelle ultime due gare per l’attaccante nigeriano. Il Napoli prova sfruttare l’inerzia positiva: doppia occasione per Osimhen, che prima centra il palo con uno scavetto su Scuffet in uscita, poi colpisce nuovamente il legno a porta vuota. Si disperano i tifosi partenopei, ma fortunatamente la posizione del centravanti era irregolare. Dentro Politano per Kvaratskhelia. Al 74’ Juan Jesus spazza sulla parabola di Zappa, sfera che arriva sui piedi di Deiola che calcia debolmente tra le braccia di un sempre attento Meret. Calzona concede minuti a Linstrom e Cajuste, mentre poco dopo tocca a Simeone ed Ostigard. Il Napoli aumenta la pressione alla ricerca del gol che chiuderebbe la pratica. Azione avvolgente da sinistra a destra Simeone-Cajuste-Positano, con l’ex Sassuolo che ignora Simeone liberissimo sul secondo palo e calcia in diagonale facendo la barba al palo alla destra di Scuffet. Ancora Napoli con una bordata fuori misura di Ostigard dai 20 metri, poi Simeone finalizza una transizione positiva con una sassata sul primo palo che impegna severamente il portiere isolano. Lobotka prova a mettersi in proprio sfiorando l’euro-gol, ma al sesto minuto di recupero arriva la doccia fredda per mister Calzona. Lungo lancio dalla trequarti senza troppe pretese, Juan Jesus fa colpevolmente rimbalzare il pallone sul quale si avventa Zito Luvumbo che fa secco Meret da pochi passi.
Non basta il ritorno al gol in trasferta dopo ben 527 minuti, con il Napoli che frena all’Unipol Domus perdendo altri preziosi punti in ottica europea.
CAGLIARI – NAPOLI 1-1
Reti: 21’ st Osimhen (N), 45’+6 st Zito Luvumbo (C)
CAGLIARI (4-4-2) Scuffet; Nandez, Yerry Mina, Dossena, Augello (31’ st Oristanio); Jankto(16’ st Zappa), Makoumbou, Deiola, Zito Luvumbo; Gaetano (16’ st Viola), Lapadula (16’ st Pavoletti, 31’ st Petagna). All: C. Ranieri
NAPOLI (4-3-3) Meret; Mazzocchi (40’ st Ostigard), Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (34’ st Cajuste); Raspadori (34’ st Lindtsrom), Osimhen (40’ st Simeone), Kvaratskhelia (28’ st Politano). All: F. Calzona
Arbitro: Luca Pairetto della Sezione AIA di Nichelino
Note: Ammoniti: Lapadula (C), Zito Luvumbo (C), Nandez (C), Deiola (C), Olivera (N). Corner: 4-3. Recupero: 4’ pt, 6’ st.
«Nel finale è subentrata la stanchezza per le tante partite ravvicinate, ora affronteremo la battaglia del ritorno con umiltà ed elmetto».