Dopo il successo dell’Inter nell’anticipo delle 18 sul campo del Torino con le reti di Zalewski e Asllani, gli azzurri di Antonio Conte sono chiamati a rispondere ospitando il Genoa in un Maradona come sempre gremito in ogni ordine di festa. La squadra, accolta all’arrivo in pullman da una folla oceanica, è carica per gettare il cuore oltre l’ostacolo, e credere sempre più nel miracolo sportivo griffato Antonio Conte. Stesso Starting XI per il Napoli, che recupera in extremis Lobotka per svolgere il ruolo di doble pivote al fianco di Anguissa, in una linea mediana asimmetrica con Politano e McTominay larghi sulle corsie esterne. Al centro della difesa Rrahmani e Olivera a difesa di Meret, con capitan Di Lorenzo e Spinazzola nella posizione di terzini. Davanti Raspadori agisce al fianco di Big Rom Lukaku. Nel Genoa ci sono Norton-Cuffy, Messias e Vitinha alle spalle di Pinamonti.
Dopo pochi secondi, c’è subito uno scontro tra titani: Otoa va al contrasto con Lukaku, con il difensore del Genoa che ha la peggio, costretto a ricorrere alle cure dei sanitari per rientrare sul rettangolo verde. Al 3’ Olivera lancia Spinazzola alle spalle di Sabelli, tocco dolce per l’accorrente Lukaku, ma Otoa legge perfettamente lo sviluppo dell’azione e salva un gol fatto. Pochi giri di lancette più tardi Politano si affida al proprio marchio di fabbrica: converge verso il centro, e poi scarica un mancino a giro molto velenoso che esce di pochissimo alla destra di Siegrist. All’11’ McTominay lascia a bocca aperta l’intero Maradona, adoperandosi in una rovesciata che si perde oltre la trasversale. Il vantaggio è nell’aria, ed arriva puntuale al minuto 15. Anguissa lancia di tacco McTominay in posizione più interna: verticalizzazione per Lukaku, abilissimo a rubare il tempo a Vasquez, per poi bucare l’estremo difensore genoano da pochi passi. Per il centravanti belga si tratta della tredicesima rete stagionale in maglia azzurra. Il Napoli si esalta sulle ali dell’entusiasmo e va vicinissimo al raddoppio al termine di una lunga azione corale. Sventagliata di McTominay per Politano, che controlla in grande stile nei pressi della linea laterale. Gran palla del 21 azzurro per Di Lorenzo, ed imbucata repentina per Raspadori: bordata sul primo palo dell’ex Sassuolo e miracolo di Siegrist. Il Genoa non ci sta ad alzare bandiera bianca: aumenta la pressione, e gli uomini di Antonio Conte faticano a trovare gli spazi giusti. Di Lorenzo incorna troppo debolmente per impensierire il portiere ospite, poi sono brividi quando Pinamonti centra la traversa. Al 32’ il Genoa pareggia con Ahanor, pronto ad approfittare di una disattenzione della retroguardia partenopea.
Primo squillo della ripresa firmato Lukaku: gioco di prestigio, e tracciante in diagonale che impegna severamente Siegrist. Al 51’ Raspadori è il più lesto su un batti e ribatti in area genoana, e da posizione defilata sfiora il vantaggio. Sale sempre più in cattedra il jolly offensivo in maglia numero 81. Gran recupero tra le linee, e poi assist per Lukaku leggermente difettoso con Siegrist che ringrazia. Passano pochi istanti, ed il Napoli ha una ghiottissima chance per il 2-1: Politano lancia in sovrapposizione Di Lorenzo, palla in mezzo verso l’area piccola dove Anguissa spreca tutto trovando il muro della retroguardia gialloblù a Siegrist battuto. Al 64’ i partenopei tornano avanti. Il solito, inesauribile McTominay riceve palla sulla sinistra: Politano porta via l’uomo, palla verso Raspadori che fredda Siegrist da zero metri. McTominay prova a mettersi in proprio dalla distanza ma senza esito, quindi Bani si produce in un doppio intervento da urlo per strozzare l’urlo in gola a Raspadori prima, e Politano poi. L’ex Sassuolo ciabatta da buona posizione, quindi mister Conte inserisce Billing per Raspadori. Il Maradona invoca il tris per chiudere la contesa, ed Anguissa, lanciato in campo aperto da Lukaku, si divora il tris facendosi rimontare dai difensori liguri in copertura. A sopresa, arriva la doccia fredda al minuto 84. Cross lento di Martin dalla corsia mancina, Vasquez ruba il tempo in elevazione a Billing ed Olivera, depositando alle spalle di Meret. Il colpo non uccide i padroni di casa, che si riversano in avanti alla ricerca dei 3 punti. Politano testa immediatamente i guantoni di Siegrist, si rivede in campo anche David Neres, che pennella verso Billing: colpo di testa sul secondo palo e palla sull’esterno della rete.
NAPOLI – GENOA 2-2
Reti: 15’ Lukaku (N), 32’ pt Meret aut. (G), 19’ st Raspadori (N), 39’ st Vasquez (G)
NAPOLI (4-4-2) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano (43’ st David Neres), Anguissa, Lobotka (12’ pt Gilmour), McTominay; Raspadori (34’ st Billing), Lukaku. All: A. Conte
GENOA (4-2-3-1) Siegrist; Sabelli (32’ st Zanoli), Otoa (24’ st Bani), Vasquez, Ahanor (32’ st Venturino); Masini, Frendrup; Norton-Cuffy, Messias (14’ st Martin), Vitinha (24’ st Kassa); Pinamonti. All: P. Vieira
Arbitro: Marco Piccinini della Sezione AIA di Forlì
Note: Ammoniti: Vasquez (G), Vitinha (G), Billing (N). Corner: 8-0. Recupero: 3’ pt, 4’ st.
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