Juve Stabia
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Siracusa – Juve Stabia nel ricordo di Nicola De Simone

Gara in campo neutro ed a porte chiuse.

tempo di lettura: 2 min
di Giovanni Donnarumma
10/09/2009 16.59.13

Da tempo Siracusa e Juve Stabia, gemellate da 30 anni, non si incontravano in gare ufficiali, una di fronte all'altra. Nella prossima giornata di campionato di Lega Pro, seconda divisione, ci sarà questo  incontro in terra siciliana. Purtroppo però, per le noti vicende legate alla squalifica del terreno di gioco degli aretusei, gli stessi non potranno giocare nello stadio dedicato allo stabiese di nascita e tragicamente deceduto con la maglia del Siracusa addosso nel lontano 1979. Si, proprio lui, l'indimenticabile Nicola De Simone nato a Castellammare di Stabia il 13 gennaio del 1954, cresciuto calcisticamente nella Libertas Stabia dalla quale fu prelevato dalla Fiorentina per poi passare, dopo altre tappe importanti,  a Siracusa. Era il 13 Maggio del 1979 quando lo sfortunato atleta era impegnato con la sua squadra in quel di Palma Campania dove, contro la  Palmese quell'anno in C2, si giocava per la promozione in serie superiore. Durante tale partita, sugli sviluppi di un angolo, il giocatore fu colpito da un violento calcio alla tempia per effetto del quale rimase per 17 giorni in coma all'ospedale partenopeo del Cardarelli. Il 30 Maggio il cuore di Nicola cessò di battere. Nel giorno del funerale, il 3 giugno del 1979, giunsero a Castellammare di Stabia ben 23 pullman da Siracusa per rendere omaggio allo sfortunato campione e, dopo la doverosa sosta al cimitero, gli stessi pullman, più quello dei tifosi della Juve Stabia, accompagnarono il Siracusa nella trasferta della vicina Sorrento. Era la penultima giornata e gli aretusei perdevano 1 a 0, ma proprio nel finale, i biancoazzurri siciliani pareggiarono, mantenendo ancora vive le speranze di promozione, che poi arrivò la domenica seguente quando, all'ultima giornata, battendo la Casertana in casa, fu promossa in C1. Queste due favorevoli circostanze nel giro di poco tempo, furono attribuite all'intervento dal cielo del povero Nicola che, alla pari dei compagni, aveva contribuito alla grande cavalcata in C1. Subito dopo, lo stadio all'ora intitolato a Vittorio Emanuele III, fu denominato " Nicola De Simone", in onore ad un giocatore che è stato per tutti gli sportivi aretusei  e non solo, un esempio  in campo e fuori, un uomo forte e leale. Questa la storia che lega queste due compagini, queste due città, che domenica giocheranno in campo neutro, ma senza sostenitori, quei sostenitori che avrebbero voluto certamente incontrarsi su  un campo di calcio per onorare al meglio la memoria del compianto Nicola, sicuri che anche lui da lassù avrebbe dato una sbirciatina per rivedere i suoi FRATELLI.

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