La muraglia granata frena la corsa delle vespe. La Juve Stabia cade dinanzi alla furia di Bardi, portiere delle Reggiana. La squadra di Davide Dionigi espugna il Menti e conquista la salvezza matematica: «Salvezza meritata dal primo giorno, dalla prima di Cremona. Abbiamo sbagliato un mezzo tempo con il Pisa in sei partita. La squadra si è espressa in maniera solida, compatta e con idee di gioco. La Juve Stabia è una squadra forte. Una salvezza costruita con il lavoro dal primo giorno. I ragazzi sono stati fantastici. Penso di aver portato cultura nel lavoro e compattato un gruppo da un punto di vista umano e nell’aiuto al compagno. Abbiamo lavorato in maniera maniacale dal punto di vista fisico e tattico. Tutte cose che ci siamo ritrovati in breve tempo. La testa fa parte del gioco, poi ci sono varie cose in una svolta. Sicuramente l’aspetto mentale è una cosa che curo molto. C’è stata la giusta alchimia e penso tutto questo insieme. Devo ringraziare la società per aver creduto in me. La rabbia accumulata dopo l’esonero di Cosenza me la sono portata dietro dopo un anno e mezzo. Sono contento che il direttore ha valutato questo. Ho cercato di riversare questo anno e mezzo di inattività. L’impresa di Ascoli ha molte similitudini. Con Cremona e Pisa sono state due settimane dedicate al lavoro. Il piano di lavoro è stato o salvezza diretta o play out. Quando la Reggiana mi ha chiamato ho avuto molta paura. Rischiare di far retrocedere questa squadra me la sarei preso. Ci ho riversato tutto me stesso e il valore era doppio. Aver regalato questa salvezza ai reggiani, è una cosa che va condivisa con i ragazzi. La differenza la fanno gli uomini e ho trovato uomini veri. Si sono fidati cecamente ed è la fortuna di quando subentri. Ho incominciato a intravedere il secondo tempo nel Cittadella quello che volevo fare. Da lì ho cominciato a vedere. Modena è stata poi la conferma. Spezia ulteriore. Oggi è stata una battaglia vera. Il secondo tempo ci hanno schiacciati e hanno avuto tante occasioni per mettere la palla dentro. Forse meritavano il pareggio, ma la palla non è entrata. Ho otto diffidati e molti infortunati. Molti ragazzi sono scesi in campo stremati. In tante partite non avevo nemmeno i cambi. È stata una gestione difficile. Ci sono state tante cose di letture importanti in difficoltà altissime. La situazione al mio arrivo non era facile. Dopo Pisa molti dicevano che eravamo spacciati. Abbiamo sempre lavorato a testa bassa e pensato a lavorare. Siamo stati solo concentrati al lavoro, anche in difficoltà altissime. Il rinnovo? Ora ci si gode il momento e poi ci sarà tutto il tempo per parlare. L’allenatore quando viene in un posto bisogna essere molto chiari. Fa parte del lavoro e ho una società che mi ha appoggiato in tutto. Non c’è mai stato un intervento su una mezza cosa. Mi era già successo ad Ascoli e in altri posti no. Poi sono questi i risultati. La soddisfazione più grande? Sicuramente sì. Ne ho avute altre. Non sono un allenatore tanto pubblicizzato, ma è una grandissima soddisfazione per la squadra della mia città. Spesso sono subentrato e ho iniziato poche volte dall’inizio.»
«I ragazzi hanno disputato una buona partita contro una squadra esperta che ha difeso in undici. Sappiamo che la situazione si è complicata, martedì scenderemo in campo con la determinazione di chi sa che nessuno ci ha mai regalato nulla»