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Juve Stabia - Messina 4-1 - Le vespe intravedono le coste di Itaca, la soddisfazione di Pagliuca. «Siamo vicini al sogno, dentro di me ho emozioni incredibili»

«Ai miei ragazzi è ora che vengano attribuiti i giusti meriti». Romeo. «Il Menti è stato bellissimo, quando raggiungeremo il nostro traguardo mi commuoverò». Gerbo. «Abbiamo una voglia incredibile di raggiungere al più presto il nostro obiettivo»

tempo di lettura: 5 min
di Gioacchino Roberto Di Maio
31/03/2024 09:02:20

Mister Guido Pagliuca

La Juve Stabia è ad un passo dal grande sogno. Una doppietta di Adorante e le reti di Romeo e Candellone regolano 4-1 un Messina che riesce solo a rendere meno pesante il passivo con un gol di Luciani. Al termine del match mister Guido Pagliuca tesse una volta di più le lodi della propria squadra ora che all’orizzonte si intravedono le coste di Itaca. «Siamo vicini a questo sogno – ammette il tecnico gialloblù –, sento il dovere di ringraziare i miei ragazzi, la nostra Curva, la società ed il direttore. Tutti assieme siamo riusciti a portare avanti un lavoro fantastico, l’unico rammarico è non aver potuto dare a tutti i calciatori la possibilità di giocare per il limite dei 5 cambi. Qui tanti giovani hanno trovato le condizioni migliori per esprimersi, basti pensare ad Adorante che negli ultimi metri è un grande attaccante. Romeo poi è stato bravo a calarsi in una nuova realtà dopo un campionato giocato per salvarsi e Leone ha continuato il proprio percorso di crescita sotto la mia guida confermando di avere un futuro importante a patto di restare umile. Sono contento anche della prestazione di Pierobon, un elemento su cui il ds Lovisa ha puntato molto. In questo momento sto provando delle emozioni incredibili, soprattutto se penso che in estate facevamo fatica a trovare 5 squadre che potessero finire sotto di noi. Siamo contenti soprattutto per il presidente Langella, vederlo felice è motivo di grande soddisfazione. Ora andrò a Cecina per riposarmi due giorni, poi penseremo al Benevento». Proprio al Vigorito le vespe si giocheranno il primo match point. «Dovremo continuare ad allenarci alla grande tenendo i piedi ben saldi per terra. Fondamentale sarà affrontare la prossima sfida con l’umiltà di sempre, consapevoli di confrontarci con una grande squadra. Sento spesso parlare di Cesena e Mantova, credo sia ora che ai miei ragazzi vadano attribuiti i giusti meriti. La nostra rosa è stata costruita con uno dei budget più economici ed è tra le più giovani di tutta la serie C, stiamo facendo qualcosa di straordinario. Se penso a come abbiamo gestito la pressione di giocare spessissimo dopo chi ci inseguiva, posso solo essere orgoglioso di tutti. Non entro in certi discorsi fatti da alcuni avversari, mi godo semplicemente la mia squadra e i bei gol segnati contro il Messina. Adesso non vediamo l’ora di andarci a prendere questo splendido obiettivo che intravediamo all’orizzonte». Felice è anche Federico Romeo, autore del gol che ha sbloccato l’incontro. «Sono entusiasta – sorride il jolly di centrocampo –, cercavo da molto questa rete anche se la soddisfazione personale passa in secondo piano rispetto all’importanza della vittoria per la squadra. Dedico questo gol a mio nonno scomparso e alla mia ragazza, segnarlo in un Menti bellissimo come in questa circostanza ha rappresentato un’emozione molto forte. Già durante il riscaldamento abbiamo intravisto tanta gente sugli spalti, è stato splendido. Dovessimo raggiungere questo obiettivo, sicuramente mi commuoverò pensando a tutti i sacrifici fatti da me e dai miei genitori. Di certo dovremo continuare ad allenarci pensando giorno dopo giorno e non alle partite già trascorse, è stato questo il nostro punto di forza. Arrivare a marzo in questa posizione di classifica era impensabile, soprattutto a luglio quando ho firmato come primo acquisto. Ringrazio Casale, Aglianese e Fermana, i 3 anni passati tra serie D e C mi hanno formato tantissimo, anche lottare per la salvezza porta con sé delle pressioni non indifferenti. Credo di aver gestito bene questa differenza di obiettivi. Ora guardiamo già al Benevento, sarà una bella battaglia». Altrettanto sorridente è Alberto Gerbo, uno dei due capitani della squadra. «Essere una delle guide di questa rosa dà tanta soddisfazione – sottolinea il centrocampista –, spero davvero che questi splendidi ragazzi spicchino il volo. Una volta raggiunto questo traguardo, il pensiero andrà al nostro percorso e alle sofferenze affrontate tutti assieme. Questo gruppo è davvero una famiglia unita. Giunti a questo punto, le motivazioni sono alte, dentro di noi c’è una voglia incredibile di coronare il prima possibile questo sogno. Andremo a giocare al Vigorito con i concetti allenati e la determinazione di sempre. Partita dopo partita, io e Mignanelli, in qualità di calciatori più esperti, abbiamo studiato assieme al nostro allenatore e al direttore Lovisa le possibili insidie e abbiamo tracciato il percorso da seguire cercando di far passare i messaggi più opportuni. La standing ovation tributata a Leone è stata emozionante, è un elemento davvero forte e umile. Si tratta di un calciatore pensante che vede sempre le giocate giuste, non gioca mai un pallone casualmente. Sul piano collettivo siamo stati bravi a migliorare giorno dopo giorno, non eravamo partiti per raggiungere questo obiettivo. Le differenze rispetto all’anno scorso sono nette, basti pensare che con i ripetuti cambi di allenatore andavamo spesso in campo senza sapere cosa fare. In questa stagione siamo organizzati sia in fase di possesso che di non possesso, quando lavori con efficacia i conti tornano. Ora sono convinto che il mister preparerà la partita del Vigorito con il Benevento come ha sempre fatto, d’altronde da indole non siamo una squadra che può andare lì a subire l’avversario. Quando ci siamo abbassati troppo, non siamo mai stati belli e siamo andati in difficoltà. Cercheremo di andare lì a giocare il nostro calcio per divertirci. Definirei Pagliuca energico, pieno di passione e super preparato». Il sogno continua.

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