Mister Leonardo Colucci
La classifica rispecchia i valori del campo. Al termine del match vinto 3-0 dalla Juve Stabia contro il Messina grazie ai gol di Maggioni, Silipo e Ricci, mister Leonardo Colucci analizza la prestazione dei propri uomini e si dice soddisfatto del cammino sin qui percorso dal collettivo allestito la scorsa estate. «La squadra ha disputato una grande partita – ha evidenziato il trainer gialloblù –, nel secondo tempo mi sono un po’ arrabbiato solo perché sul 3-0 abbiamo commesso qualche errore evitabile con un pizzico di concentrazione in più. Tra tutti si è sicuramente distinto Zigoni, un calciatore che ho sempre difeso al pari, da indole, di tutte le persone che mi circondano. La sua crescita era evidente, aveva giocato bene contro il Foggia in Coppa Italia e a Latina l’ho sostituito solo perché l’espulsione di Vimercati mi ha obbligato a togliere una punta. Non si può poi non elogiare Altobelli, chi sa che non possa giocare altri 10 anni in questo ruolo arrivando anche in categorie superiori. Lucenti lo chiama Franco Baresi perché, da centrocampista arretrato, ha una visione di gioco più immediata rispetto ad un difensore classico. Il calcio è semplice, per vincere occorre che si esprimano su livelli importanti quattro pedine: il portiere, un difensore, il play e un attaccante. A tal proposito, parlando dei singoli, tengo a precisare che ho sostituito Scaccabarozzi perché nell’intervallo mi ha rivelato di aver accusato un fastidio al flessore e ha dimostrato grande maturità nel chiedermi la sostituzione per non rischiare. Mignanelli, invece, era un po’ infastidito dalla leziosità dimostrata nella ripresa quando abbiamo abbassato i ritmi anziché continuare a giocare con rapidità. Sapevamo che Auteri sarebbe venuto ad affrontarci a viso aperto, per questo ho detto ai ragazzi di giocare palla a terra impostando il gioco con quei 5 o 6 passaggi che chiedo sempre. Ora la testa è già a martedì, voglio trasmettere ai miei uomini quella cattiveria agonistica che deve venirti dalle viscere. Alla ripresa degli allenamenti sono cazzuto a prescindere dal risultato precedente, voglio sempre il massimo dalla squadra per andare a riempire quel biglietto che vedo sempre mezzo vuoto. Ad oggi non ho rimpianti, la classifica rispecchia i valori del campo e siamo consapevoli di dover ancora migliorare, soprattutto nella scelta finale negli ultimi 30-35 metri». A due partite dalla sosta, è lecito chiedersi quale regalo mister Colucci si auguri di ricevere dalla società in vista del Natale. «A casa mia i panettoni non mancano mai – ha scherzato l’allenatore delle vespe –, mio cognato li produce tutto l’anno. Magari lo porto io alla dirigenza. Al di là delle battute, io sono per la condivisione e, come nessuno viene a dirmi chi deve giocare, io non mi occupo del mercato al di là di richiedere un profilo che abbia determinate caratteristiche. Ad oggi non ho nessuna richiesta, mi auguro semplicemente di recuperare quanto prima Tonucci e Cinaglia per avere la rosa al completo. Per indole sto già pensando all’Audace Cerignola, lunedì ci attenderà una nuova battaglia da affrontare con la massima concentrazione». Felice del risultato è Manuel Ricci, autore del gol del 3-0. «Non potevo chiedere di meglio – ha ammesso il jolly gialloblù –, ho segnato la prima rete con questa maglia al Menti sotto la Curva Sud. Mi auguro sia il primo di una lunga serie. Questa prestazione conferma quanto fondamentale sia il collettivo, ancora una volta ci siamo aiutati tutti riuscendo a non subire gol. Siamo stati bravi a mettere in cassaforte il risultato nel primo tempo trasformando la ripresa in una partita di gestione. Le prestazioni ci sono sempre state, sin dalla prima intervista ho dichiarato che sarebbe stato fondamentale mantenere l’equilibrio nei momenti difficili e ci siamo riusciti percorrendo il tragitto che ci eravamo prefissati senza fare né voli verso l’alto, né verso il basso. Sono sempre stato convinto che la rosa avesse qualità e lo stiamo dimostrando. Sin qui abbiamo meritato il quarto posto, chiaramente mancano ancora molte partite e siamo consapevoli che il girone di ritorno sarà un altro campionato. Bisognerà mantenere sempre la massima concentrazione in quanto la classifica è corta e basta poco per passare dalle zone nobili a quelle complesse». La competizione rappresenta un’arma in più per la Juve Stabia. «I risultati ci consentono di allenarci con maggiore armonia, poi il fatto che con mister Colucci neanche l’aver realizzato un gol ti garantisca il posto da titolare la partita successiva ti spinge a dare sempre l’anima rendendo la competizione costruttiva. Personalmente giocare sulla trequarti mi fa sentire più a mio agio, anche se sono dell’opinione che il ruolo sia solo un’idea di partenza. Il nostro allenatore deve fare di volta in volta delle scelte in base all’avversario di turno, motivo per cui talvolta può preferire me che sono una mezzala maggiormente offensiva e altre qualche compagno con caratteristiche più difensive. Ovviamente sono a totale disposizione della squadra e ora che sono un vecchietto, sono pronto a difendere i più giovani per metterli in condizione di rendere al meglio. Ora testa al Cerignola, vogliamo continuare il nostro percorso». Il calendario propone l’Audace Cerignola in trasferta e la Gelbison in casa per un fine 2022 da vivere ad ali spiegate.
«Non ci siamo accontentati del pareggio, questa è la vittoria della nostra gente, del ds, del presidente e della società tutta. Ora testa alla Cremonese, dispiace avere solo pochi giorni per preparare la partita».
