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Juve Stabia - L'ex Raimondi: «Contento per la vittoria delle vespe. Il gol al 'Granillo', un'emozione indescrivibile»

In esclusiva l'attaccante elogia i gialloblù per la promozione in B e ricorda la trionfale cavalcata del 2011. «Fu una stagione lunga e travagliata, ma ci credemmo fino alla fine. Il mio futuro? Giocherò ancora qualche anno, nel frattempo continuo a studiare musica.»

tempo di lettura: 2 min
di Davide Soccavo
04/05/2024 11:07:12

Tutti i tifosi stabiesi ricordano il suo gol da cineteca a Reggio Calabria. Uno degli eroi del 2011, che, con le sue 57 presenze e 3 reti, hanno scritto la storia del calcio stabiese, centrando il ritorno in Serie B dopo 60 anni e la vittoria della Coppa Italia di Serie C. Andrea Raimondi ha seguito lo sciame gialloblù dalla Lega Pro fino all'anno successivo in B. La sua rete contro la Reggina alla settima giornata di campionato fu uno dei più belli della stagione. «Un’emozione indescrivibile» come sottolineato dall’ex, ma di sicuro non quanto quella che lo attende tra qualche settimana: il giocatore diventerà presto papà. L'attaccante è stato gentilmente a nostra disposizione per rispondere alle seguenti domande:

Tra i gol messi a segno con la maglia delle vespe, uno in particolare è rimasto nel cuore dei tifosi gialloblù. Il tuo gioiello contro la Reggina al Granillo che valse i tre punti. Che ricordi hai di quella partita?

È stato il mio primo Gol in serie B, un’emozione indescrivibile! È stato anche eletto 4º gol nella classifica dei piu belli della stagione, una grossa soddisfazione.

Le vespe sono tornate in B dopo quattro anni. Come giudichi il campionato delle vespe?

Sono molto contento per la vittoria della Juve Stabia, se la meritano i tifosi e se la sono meritata i giocatori che non hanno mai mollato fino alla fine!

Emozioni che anche tu hai vissuto a Castellammare. 19 giugno 2011: dopo sessant'anni la Juve Stabia è in Serie B. Quali analogie ci sono con la tua Juve Stabia?

Per noi è stata un po’ piu lunga e travagliata come stagione, anche per via dei play-off, ma sicuramente l’analogia è stata la voglia di raggiungere l’obiettivo e crederci fino alla fine!

Oggi sei un giocatore del Cadoneghe, squadra militante in Eccellenza. Cosa ti ha convinto a scendere di categoria?

Le motivazioni sono tante, ma soprattutto quest’anno ho dato la precedenza alla mia famiglia restando vicino a casa, tra qualche settimana diventerò papà ed è la cosa piu’ importante.

Quale sarà il futuro di Andrea Raimondi?

Probabilmente giocherò ancora qualche anno, fisico permettendo. Continuo a studiare musica da sempre e questo non cambierà! Mi piacerebbe allenare, non si sa mai!

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