Nicola De Simone (Foto dal web)
La Juve Stabia si tiene stretta il pareggio ottenuto domenica sera nel derby casalingo contro la Casertana. Il match sarebbe potuto finire diversamente, considerato che la squadra gialloblù era ben messa in campo, soprattutto nella ripresa. Tuttavia, non sono mancate le disattenzioni difensive e le numerose imprecisioni, nonostante le vespe siano apparse in crescita dal punto di vista del carattere nel secondo tempo. I falchetti erano senza dubbio giunti a Castellammare per fare risultato e ci sono riusciti a danno dei padroni di casa, i quali conquistano un solo punto. Un pareggio che, nonostante la prestazione positiva, condanna i ragazzi di Caserta, anche per via del Matera che, vincendo sull’Andria, ha sorpassato i campani in classifica. Una gara all’insegna dell’entusiasmo, ma caratterizzata dalla forte rivalità tra le due tifoserie, che fino a poco tempo fa nutrivano un rispetto reciproco, cosa che non si è soliti notare in un derby. Da una parte un'amicizia andata in frantumi, dall'altra uno storico gemellaggio che prospera tuttora. Domenica pomeriggio la Juve Stabia farà tappa in terra siciliana dove ad attenderla ci sarà il Siracusa. I ragazzi di mister Bianco sono reduci dalla vittoria conquistata sul campo del Bisceglie, grazie al gol segnato da Mucciante al 12' del primo tempo, e occupano attualmente la quarta posizione in graduatoria. Sarà una partita impegnativa per i gialloblù, nella quale fortunatamente non mancherà la sportività, visto lo storico legame tra vespe e leoni. Fu un singolo giocatore ad un unire le due tifoserie nel simbolico gemellaggio.
ORGOGLIO STABIESE, ORGOGLIO SIRACUSANO - Nicola De Simone, nativo di Castellammare, crebbe calcisticamente nella Libertas prima di essere acquistato nella stagione 1970/71 dalla Fiorentina. Con la maglia viola l’atleta campano disputò 2 partite in due campionati prima di tornare in patria per vestire la casacca della Juve Stabia. Con le vespe, allora in serie D, De Simone collezionò tra il 1975 ed il 1977 70 presenze con 6 reti all’attivo prima di passare al Siracusa. Qui purtroppo i sogni del difensore stabiese si spensero tragicamente, proprio sul campo dove li coltivava. Il 13 maggio 1979 si disputò a Palma Campania la sfida valevole per la serie C2 tra Palmese e Siracusa. La squadra ospite si giocava la promozione per la serie superiore. Durante la partita, sugli sviluppi di un calcio angolo al 13’ della prima frazione di gioco, De Simone fu colpito da un violento calcio alla tempia, per effetto del quale rimase per 17 giorni in coma all'ospedale Cardarelli di Napoli. Il 30 Maggio Nicola morì all’età di 25 anni. Dopo 4 giorni, a Castellammare si svolsero i suoi funerali, durante i quali non passò inosservata la presenza di molti tifosi del Siracusa.
L’UNIONE TRA DUE POPOLI - Tramite semplici gesti di condivisione, di rispetto e di supporto, in onore del giocatore scomparso, nacque questo storico gemellaggio. In occasione della sfida contro il Sorrento valevole per la penultima giornata, i tifosi siracusani, dopo la doverosa sosta al cimitero, furono accompagnati in costiera dai pullman solitamente usati dagli ultras gialloblù nelle trasferte, per sostenere la squadra aretusea, determinata a giocarsi il tutto e per tutto per l’ambita promozione. Date le circostanze, gli ospiti partivano con il morale a pezzi e perdevano per 1 a 0, ma proprio nel finale arrivò il pareggio, che riaccese le speranze dei tifosi. Successivamente, la formazione siciliana vinse, ironia della sorte, contro la Casertana, salendo meritatamente in C1.
IN RICORDO DI UN CAMPIONE - Lo stadio del Siracusa, allora intitolato a Vittorio Emanuele III, venne in seguito rinominato “Nicola De Simone”, in onore e in ricordo di un uomo esempio di sport e di lealtà, dentro e fuori dal campo. L’impianto sportivo di Siracusa non è stata l’unica denominazione in onore del giovane scomparso. A Castellammare nacque il Club Azzurro Nicola De Simone, scuola calcio che ancora oggi porta in alto il suo nome. Inoltre, nel maggio del 2016 la strada che conduce alla Tribuna “Monte Faito” e Tribuna “Quisisana” dello Stadio Romeo Menti ha assunto il nome del difensore stabiese. La prefettura ha accolto la richiesta di intitolare il viale, dopo 37 anni di attesa, a De Simone per le sue gesta sportive. Ovviamente, neanche i tifosi stabiesi hanno dimenticato il proprio campione e quale modo migliore per commemorarlo, se non quello di contribuire ad offrire a lui e alla sua famiglia un pezzo della sua città. «Nicola era un ragazzo generoso con la passione e l’amore per il calcio e questo l’ha forse portato a questa tragica fine, dato che quella mattina non doveva nemmeno giocare -dissero commossi i suoi cari ai nostri microfoni nel giorno dell’inaugurazione-. Il destino ha purtroppo voluto così, ma lui rimane e rimarrà sempre nei cuori nostri e di tutti gli sportivi stabiesi». Il 25 giugno 2009 le tifoserie delle due formazioni, diedero vita al “Memorial Nicola De Simone”, una serie di eventi che ogni anno, alternativamente, vengono organizzati nelle due città.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»