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Torre Annunziata - Il Prefetto boccia Ascione. Sullo sfondo presunti legami tra politica e camorra

Valentini pungola il sindaco: “Non ha risposto ai nostri inviti in materia di sicurezza e legalità”. E l’escalation criminale ora fa tornare d’attualità lo spettro dell’invio della commissione d’accesso al Comune. Ombre sui possibili rapporti tra politici e criminalità organizzata.

tempo di lettura: 2 min
di red
18/09/2021 15:38:47

“Non ha risposto a nessuna delle nostre proposte in materia di sicurezza e legalità”. Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione ha incassato la sonora bocciatura del Prefetto Marco Valentini, che ha pubblicamente rimproverato il primo cittadino di non aver accolto l’invito della prefettura, disposta a supportare gli uffici comunali in termini di competenze, progetti e risorse. Un’autentica batosta, che riporta ora prepotentemente d’attualità l’ipotesi dell’invio della commissione d’accesso presso il Comune di Torre Annunziata. L’omicidio di Francesco Immobile, 35enne pregiudicato ammazzato nei pressi della parrocchia di Sant’Alfonso de’ Liguori, è l’ennesima sfida allo Stato da parte di una criminalità organizzata sempre più dominante in città. Una serie interminabile di episodi di violenza, racket, vendette trasversali, sparatorie e stese di camorra sta mettendo a soqquadro la città e sta gettando nel panico l’intera popolazione. Un ritorno al passato, al tempo in cui 15 anni fa la guerra tra clan aveva cosparso sangue e terrore sul territorio oplontino.

Un segnale evidente della posizione di forza che le nuove leve dei clan hanno assunto in città, approfittando della debolezza della classe politica, dilaniata dagli scandali e dalla tangentopoli che ha portato all’arresto del dirigente dell’ufficio tecnico Nunzio Ariano e dell’ex vicesindaco Luigi Ammendola, poi scarcerato. Ed ora, nella relazione sulla scrivania del Prefetto, sembrano emergere nuovi inquietanti scenari, che fanno riferimento ai legami tra politica e camorra: amicizie e parentele scomode, in un tessuto sociale e politico sempre più complesso. Sullo sfondo c’è lo spettro dell’invio degli ispettori presso il Comune, per fare chiarezza sulle presunte infiltrazioni camorristiche nell’attività amministrativa in una città già oppressa dal dominio asfissiante della criminalità. E proprio ieri anche il deputato grillino Luigi Gallo ha invocato l’invio della commissione d’accesso “che possa stabilire la trasparenza e valutare l’inerzia di tutti i processi fino ad oggi operati all’interno della macchina comunale e garantire quel principio di legalità a cui tutti i cittadini onesti devono aspirare all’interno del proprio comune”. Una richiesta pervenuta in passato anche da parte del PD, ora d’un tratto divenuto silente, a fronte dell’escalation criminale che sta seminando panico e terrore in città.

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