E' perentorio il sindaco di S. Maria la Carità, Francesco Cascone, e non usa mezzi termini nel commentare le dimissioni presentate dai due assessori comunali Pietro Orazzo e Agostino Fortunato.
tempo di lettura: 3 min"Sono deluso e arrabbiato per le dimissioni presentate dai consiglieri Pietro Orazzo e Agostino Fortunato. Pur riconoscendo la libertà di comportarsi di ognuno secondo il proprio modo di fare e la propria coscienza, non condivido assolutamente ne il modo ne il tempo di come siano state presentate le loro dimissioni. E' una totale mancanza di rispetto verso di me e l'intera maggioranza della giunta comunale". E' perentorio il sindaco di S. Maria la Carità, Francesco Cascone, e non usa mezzi termini nel commentare le dimissioni presentate dai due assessori comunali Pietro Orazzo e Agostino Fortunato. Ma più che deluso dalle loro dimissioni presentate, il sindaco lo è per le motivazioni che hanno spinto i due consiglieri di maggioranza a dimettersi dai loro incarichi in giunta comunale: "Se il loro gesto è dettato dal fatto di "smuovere" le acque e aprire un dibattito aperto all'interno della maggioranza affinché porti ad una riflessione sul voto scaturito a S. Maria, che ben venga l'intenzione e la finalità, ma non erano questi il tempo e soprattutto il modo di farlo. Considerando il rapporto di collaborazione ed il lavoro svolto in giunta da sei anni fino ad oggi, non posso che considerare il loro comportamento come una totale mancanza di rispetto verso la restante maggioranza. Riservandoci i risultati che verranno fuori dai ricorsi presentati e dai riconteggi delle schede che stanno effettuando e che attendiamo con fiducia - precisa il sindaco Franco Cascone - siamo tutti amareggiati e dispiaciuti per il fatto che Carlo Longobardi non sia stato eletto alle Regionali. Abbiamo condotto una campagna elettorale intensa ed entusiasmante, dove il sottoscritto è stato il primo promotore del candidato del Pdl e dove lo stesso Carlo Longobardi è risultato il primo eletto in diversi comuni del nostro comprensorio. Il mio è stato un vero impegno dovuto alla riconoscenza che avevo ed ho nei suoi confronti". Il sindaco Franco Cascone, analizzando le motivazioni che non hanno consentito, per adesso, l'elezione del candidato locale del Pdl, tiene a ribadire: "Purtroppo il diffuso astensionismo avuto in questa tornata elettorale non ha invogliato molti cittadini sfiduciati ad andare a votare. Inoltre, fatto ancora più negativo che mi amareggia, è che molti nostri concittadini non hanno capito l'importanza che queste elezioni avevano per tutta S. Maria, soprattutto tenendo conto delle candidature dei due ex sindaci presentatosi, quella di Catello Cascone e soprattutto di Carlo Longobardi per il mio partito. Purtroppo - continua Franco Cascone - sono stati votati ancora dei candidati "stranieri" nel nostro paese, eletti soprattutto grazie ai seggi di Napoli e che non conoscono e non conosceranno mai quali sono le reali problematiche dei nostri territori. Era un'ottima opportunità con la quale poter rappresentare questo comprensorio con i propri bisogni e le proprie problematiche in giunta regionale e con il quale avere un interlocutore privilegiato". Tenendo conto dei ricorsi che potranno comunque rovesciare i risultati finali avuti alle urne, il sindaco di Santa Maria la Carità ritorna a rimarcare il totale dissenso per le dimissioni presentate dai due assessori comunali: "Se le dimissioni dell'avvocato Alberto Vitale non sono legate a questioni politiche ma meramente a scelte personali e professionali dello stesso, che peraltro stiamo riflettendo insieme come prorogarle per portare a termine dei progetti già iniziati per il nostro paese, per quelle presentate dai consiglieri comunali Orazzo e Fortunato, resto deluso e arrabbiato per il loro atteggiamento. Purtroppo, non hanno chiesto neanche una consultazione ne con me e ne con i componenti della maggioranza. Pur riconoscendo la libertà di comportarsi di ognuno secondo il proprio modo di fare e la propria coscienza, non condivido assolutamente ne il modo ne il tempo di come siano state presentate le loro dimissioni. Era logico che al momento opportuno ci saremmo confrontati sull'esito del voto finale per il nostro paese scaturito dalle Regionali e se hanno pensato che la verifica possa servire in tal senso, non possiamo che attuarla. Ritengo comunque il loro atteggiamento scorretto, perché equivale ad una totale mancanza di rispetto verso di me e l'intera maggioranza della giunta comunale".
Base Popolare Democratici e Prograssisti, dopo l'ennesima critica di immobilismo alla maggioranza del sindaco Vicinanza,annunciano il loro "passo laterale".