Il porto di Castellammare di Stabia resta fuori dai grandi piani di sviluppo finanziati dal Pnrr. Mentre Napoli e Salerno ricevono nuovi investimenti e progetti per potenziare le infrastrutture portuali, l’area stabiese continua a rimanere in un limbo, senza una strategia definita per il futuro. Il Pnrr ha infatti escluso il porto di Castellammare dagli interventi finanziabili, una decisione che segna un ulteriore stop alle possibilità di rilancio e che alimenta il dibattito sulla direzione che la città dovrebbe prendere.
Il confronto con gli altri scali campani è impietoso. Napoli continua a investire nell’ammodernamento delle infrastrutture, migliorando l’accessibilità e i servizi, con un occhio di riguardo alla logistica e all’intermodalità. Salerno, sempre più protagonista del traffico merci e crocieristico, ha ottenuto nuovi fondi per l’espansione e il potenziamento della sua area portuale. E Castellammare? La città continua a oscillare tra due vocazioni – industriale e turistica – senza riuscire a definire un percorso chiaro.
La questione del porto è emblematica di una più ampia difficoltà di programmazione strategica. Il cantiere navale, pur rimanendo un elemento chiave dell’economia cittadina, non è stato coinvolto in un piano di rilancio strutturato, mentre il turismo, che potrebbe rappresentare un’alternativa concreta, soffre la mancanza di infrastrutture adeguate. Il centro storico, che potrebbe essere un ponte tra la città e il mare, fatica a trovare un’identità chiara, e la connessione con il porto resta limitata.
Senza investimenti e senza una chiara visione d’insieme, il rischio è che Castellammare resti indietro rispetto agli altri porti della regione. Il potenziale c’è, ma servono strategie precise e soprattutto investimenti che diano alla città una direzione definita, evitando di restare ancorati a incertezze che durano ormai da troppo tempo.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»