Negli ultimi mesi, la politica in Campania è stata attraversata da un dibattito sterile e spesso autoreferenziale, tra nomi di candidati e giochi di potere. Ma ora, un gruppo di donne e uomini, per lo più senza tessera di partito, ha deciso di alzare la voce e dire basta. La loro voce è un appello sincero e forte: basta con lo spettacolo delle vecchie logiche, è ora di ascoltare i veri problemi della regione.
Questi cittadini, stanchi delle discussioni che si concentrano solo su equilibri interni e formule vuote come “campo largo” o “modello Napoli”, chiedono un cambio di rotta. La vera sfida è costruire un progetto condiviso, che metta al centro i bisogni delle persone: sanità, lavoro, ambiente, trasporti, diritti e lotta alle mafie. La priorità è ascoltare le voci di chi vive ogni giorno le difficoltà della regione, coinvolgere associazioni, giovani e cittadini, e non limitarsi a giochi di potere tra partiti.
Il comunicato sottolinea come, purtroppo, le forze politiche tradizionali come il PD e i 5 Stelle sembrino ancora troppo impegnate a spartirsi le poltrone, senza proporre una vera alternativa credibile. La paura è che si ripetano vecchie pratiche di accordi nascosti e scelte fatte a tavolino, che rischiano di aumentare la sfiducia e l’allontanamento dalla politica.
Eppure, la Campania ha bisogno di un cambiamento reale. La regione, con Napoli, la Città Metropolitana e molti altri Comuni, è governata da anni dal centrosinistra, ma è fondamentale fare un bilancio onesto: cosa si è fatto, cosa si poteva fare meglio, e quali sono le priorità per il futuro. La regione deve affrontare temi cruciali come la sanità, l’ambiente, i beni culturali, i trasporti e la gestione dei fondi europei, senza dimenticare il problema della criminalità organizzata e delle infiltrazioni mafiose.
Per questo, il gruppo di cittadini propone un percorso di ascolto e confronto aperto, che si svolgerà nel mese di settembre, culminando con un incontro il 4 settembre con Gianni Cuperlo. L’obiettivo è creare uno spazio di discussione reale, dove le proposte nascano dal basso e siano il risultato di un confronto tra tutte le realtà che vogliono un cambiamento.
In vista delle elezioni di novembre, questa iniziativa rappresenta un tentativo di uscire dall’impasse, di unire le forze democratiche e progressiste su contenuti concreti, e di mettere al centro i problemi veri della Campania. Basta giochi interni e vecchie logiche di potere: è il momento di una vera rottura, di un ascolto sincero e di un impegno condiviso per costruire un futuro migliore.
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