L’amministrazione guidata dal sindaco Michele Serrapica “invita” tutti gli esponenti politici della zona, a cominciare da sindaci e parlamentari dei comuni limitrofi, a partecipare alla seduta straordinaria di consiglio intercomunale della prossima settimana. Si terrà nei locali dell’ospedale Santa Maria di Casa Scola (nella foto) di via Marianna Spagnuolo, a Gragnano, dove simbolicamente il primo cittadino gragnanese ha intenzione di riunire tutte le forze politiche proprio per discutere del problema sanitario della zona. Il rischio, infatti, è che Gragnano possa perdere il suo ospedale, conquistato dopo anni di lotte, e tutto per un mero problema economico. A breve rischia di chiudere un altro reparto, quello di Farmacia, uno dei più funzionanti della zona, che comunque serve un’utenza molto ampia che abbraccia tutti i comuni dell’hinterland stabiese. «Sarebbe un colpo di grazia per l’ospedale la chiusura di Farmacia, il preludio alla chiusura del plesso ospedaliero». Queste sono le parole del sindaco di Gragnano, Michele Serrapica, che ha convocato tutti per la prossima settimana, quando si discuterà delle tante carenze dell’ospedale che da depotenziato rischia di arrivare direttamente alla chiusura. Il piano regionale prevede 280 posti letto e l’apertura di alcuni reparti specifici, essenziali per tenere in vita l’ospedale stesso. «Ma in quest’ultimo periodo sembra che l’Asl Na5 stia mirando più che altro a contenere le spese del tutto per poi far scomparire importanti strutture come l’ospedale di Gragnano». Questo è il pensiero di Terenzio Morgone, coordinatore zonale dell’associazione di tutela del malato, ”Dimensione Civica”. «In questo modo – aggiunge invece Vincenzo Sorrentino, esponente nazionale dei “Verdi” – sembra che le Asl stiano solo pensando a salvaguardare i bilanci, ma in questo modo non si tutela la salute pubblica».
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»
