«Vicinanza continua a tagliare nastri ad opere non sue, non frutto del lavoro della sua amministrazione». E' questo, in sistesi, il chiaro messaggio che i consiglieri comunali di centrodestra - Antonio Cimmino, Pasquale D’apice, Antonio Federico e Nicola de Filippo - indirizzano al primo cittadino stabiese poche ore dopo l'inaugurazione del "Mercantili Park".
«A Castellammare si è inaugurato il Mercantili Sport Park, il nuovo centro sportivo nella periferia nord. Un’opera attesa, importante, simbolica. E visto che è tempo di celebrazioni, ci uniamo ai festeggiamenti dell’amministrazione di centrosinistra che oggi, con tanto di fascia tricolore, ha presentato ai cittadini un progetto che - piccola nota di colore - era stato finanziato, recuperato e portato avanti dalle amministrazioni di centrodestra».
Ma c'è spazio anche per i complimenti, forse anche un pò ironici. «Ma non importa chi ha iniziato: ciò che conta è che si arrivi in fondo. E allora, complimenti sinceri!. Speriamo che questa stessa “rapidità” e “continuità amministrativa” possa contagiare anche gli altri cantieri, in particolare quelli del PNRR. Perché se con 80 milioni di euro intercettati la città riuscisse a procedere con la stessa determinazione del Mercantili Sport Park, avremmo davvero motivo per festeggiare ogni settimana».
Nel dettaglio, tra gli 80 milioni di euro ancora a disposizione, ci sono i 12 milioni fermi per le Terme, «in attesa di una destinazione che da anni rimane solo sulla carta». Come anche i 15 milioni del progetto Savorito, «già volati via, che - come sostiene l'attuale amministrazione - saranno “rimpiazzati” con fondi comunali. Traduzione? Pagheranno i cittadini, con un conto che rischia di diventare un vero bagno di sangue per le finanze della città».
«Per questo, - sottolineano i consiglieri di minoranza - tra un applauso e una foto di rito, ci permettiamo un piccolo promemoria: se la stessa cura dedicata al taglio del nastro del Mercantili Park venisse riservata anche alla trasparenza amministrativa, potremmo stare tutti più tranquilli».
L'attenzione è puntata sulle recenti inchieste dell’Antimafia, «che descrivono un quadro delicato di rapporti tra politica e camorra, rinnoviamo l’invito al sindaco Vicinanza a chiedere l’invio della commissione d’accesso: non per sospetto, ma per tutela. È inutile che il sindaco si nasconda dietro a velate accuse sulle "storie personali", dato che lui stesso ha incamerato di tutto nella sua squadra, anche elementi di primo piano di quella amministrazione di centrodestra di cui lui stesso ora prova (arrancando) a portare avanti i progetti, non essendo in grado di proporne di nuovi. Il sindaco ha paura ed è in forte imbarazzo, consapevole di aver commesso errori gravi nella scelta dei suoi alleati e di essere stato eletto con voti che potrebbero celare ombre pesantissime. La richiesta di commissione d'accesso sarebbe un gesto di responsabilità, utile a proteggere la città da qualunque condizionamento esterno. Oggi si tagliano i nastri, domani - speriamo - si taglieranno anche i nodi degli intrecci cupi di questa città».
Il sindaco interviene dopo le ultime inchieste della Dda: «Non decido io sulla commissione d’accesso, ma il Prefetto.»