Addio al Partito Democratico per Antonio Pannullo. Dopo la scissione ufficializzata dal senatore Matteo Renzi, anche nella città delle acque si registrano i primi cambiamenti in un partito che attende da tempo una necessaria rifondazione. L'ex sindaco di Castellammare di Stabia ha deciso di seguire l'ex premier in questo nuovo progetto politico che al momento non ha neanche un nome. Non è un mistero che Pannullo appartenga all'area renziana e la sua uscita dal Pd era ormai questione di ore. A confermarlo è lui stesso con una lettera indirizzata al reggente del Pd Costantino Aitra: «Caro amico mio, scrivo a te che oggi rappresenti in maniera encomiabile la comunità democratica a Castellammare di Stabia per comunicare a tutti gli amici e le amiche che lascio il Pd. Con un sentimento di tristezza, abbandono la mia vecchia casa per contribuire a costruirne una nuova. Per il PD avrò sempre e solo un sentimento di riconoscenza. Lascio per seguire Matteo Renzi in questa nuova avventura, costruire una casa nuova liberale, europeista, riformista e democratica. Vado dove mi porta la ragione ed il sentimento».
Chi invece resta nel Partito Democratico è Francesco Iovino, esponente Dem in consiglio comunale. Per lui la permanenza dovrebbe essere confermata nonostante la vicinanza nel corso degli anni con Toni Pannullo. Con la scissione non si esclude che possa invece ritornare nel Pd Andrea Di Martino che si era allontanato negli ultimi anni. Ritorno che potrebbe comportare anche una riorganizzazione dei gruppi consiliari a Castellammare di Stabia.
Il tecnico gialloblù nel post partita: «Statistiche alla mano avremmo meritato la vittoria, in alcuni momenti siamo stati troppo frenetici. A La Spezia per vincere, non possiamo fare tabelle».
Decisione del governatore Vincenzo De Luca.