È scontro politico sull’approvazione in Giunta del RUEC, il Regolamento Edilizio Comunale. I consiglieri comunali Antonio Cimmino, Gisella D’Amora e Antonio Alfano, membri della II Commissione Urbanistica, denunciano con una nota congiunta quella che definiscono “l’ennesima, grave dimostrazione di disprezzo istituzionale” da parte dell’Amministrazione nei confronti del Consiglio comunale e dei professionisti coinvolti nei lavori della Commissione.
Secondo i tre consiglieri, nel corso delle sedute della Commissione Urbanistica era stata avanzata in modo formale e chiaro la richiesta di valutare e approvare alcune modifiche al RUEC, prevedendo un nuovo passaggio in Commissione prima dell’adozione definitiva da parte della Giunta. Una richiesta che Cimmino, D’Amora e Alfano definiscono “legittima, fondata e rispettosa dei ruoli”, ma che – sostengono – sarebbe stata deliberatamente ignorata.
Nel mirino anche un’altra proposta, condivisa trasversalmente da più forze politiche, relativa alla riduzione delle tariffe e dei diritti di segreteria per le pratiche urbanistiche. Una proposta che, denunciano i consiglieri, sarebbe ferma da mesi senza alcuna risposta da parte dell’Amministrazione.
“Ancora una volta – affermano – questa Giunta conferma un metodo di governo arrogante e autoreferenziale”, che finirebbe per mortificare il lavoro dei professionisti e svuotare di significato il ruolo delle Commissioni consiliari. Un atteggiamento che, a loro avviso, dimostrerebbe una mancanza di rispetto verso i consiglieri comunali, “legittimamente eletti dai cittadini”, e che avrebbe ripercussioni negative sull’intera città.
Particolarmente dura anche la critica rivolta al presidente della II Commissione Urbanistica, Nello Cuomo. I tre consiglieri parlano di un silenzio e di un immobilismo giudicati “incomprensibili e politicamente inaccettabili”, arrivando a chiedersi quale ulteriore “mortificazione politica e istituzionale” debba ancora subire la Commissione prima che il suo presidente valuti le dimissioni “a tutela della propria dignità e del ruolo che è chiamato a rappresentare”.
Nel documento, Cimmino, D’Amora e Alfano ribadiscono infine il valore strategico del RUEC per lo sviluppo e il futuro della città, sottolineando come uno strumento di tale importanza debba essere accompagnato da confronto, trasparenza e rispetto delle regole democratiche. “Questo modo di amministrare – concludono – non fa bene alla città, mina la fiducia nelle istituzioni e contribuisce ad allontanare i cittadini dalla partecipazione democratica”.
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