Un nuovo impulso per il porto e per la cantieristica stabiese arriva direttamente dal mondo politico-economico: secondo una nota stampa firmata dal consigliere comunale Giovanni Nastelli, «il ribaltamento a mare del porto di Castellammare rappresenta la chiave del rilancio di Fincantieri e dell’intero tessuto produttivo locale».
Nel documento, Nastelli sostiene che «il piano regolatore portuale deve prevedere questa infrastruttura come passaggio strategico per garantire competitività e sviluppo al cantiere navale di Castellammare, cuore pulsante dell’economia cittadina da decenni» In particolare, si chiede un intervento deciso per intercettare nuove commesse, soprattutto nel settore delle navi militari, che secondo le valutazioni del comparto sarebbe in crescita a livello internazionale.
Secondo Nastelli, l’opera non è mera infrastruttura, ma premessa essenziale per permettere a Fincantieri di espandere capacità produttive e accedere a nuove commesse di grande rilevanza. Il testo sottolinea che il segmento militare rappresenta una leadership internazionale per l’azienda, premiando una politica di visione ampia e scelte lungimiranti.
«E’ necessario pertanto portare avanti un confronto programmatico - dice Nastelli - coinvolgendo istituzioni, azienda e parti sociali Perché questo progetto diventi realtà, occorre un impegno concreto e immediato da parte delle istituzioni. La Regione Campania ha già dimostrato sensibilità sul tema, ma è indispensabile che anche il Governo nazionale assuma la responsabilità di finanziare e sostenere un’opera che può cambiare il destino non solo del cantiere, ma dell’intera città. Il rafforzamento sulle opere strutturali di Fincantieri a Castellammare significherebbe maggior lavoro, sviluppo e prospettive per migliaia di famiglie e per l’intero indotto, restituendo al nostro territorio e alle sue maestranze di alto livello, il ruolo che merita nella cantieristica navale internazionale. Castellammare ha tutte le carte in regola per continuare ad essere protagonista: adesso servono risorse, decisioni e coraggio».
Le interviste a Fabio Mangone - Direttore Museo Correale; Luca Di Franco - Sovrintendente Antichità, Belle Arti e Paesaggio; Gaetano Mauro - Presidente Museo Correale.