Presentato oggi alla stampa un importante studio del professor Bracaccio Luciano dell'Università Federico II di Napoli, che analizza la complessità sociale e politica della città. Una iniziativa promossa dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata stabiese, nato su iniziativa del Partito Democratico e dell’eurodeputato e consigliere comunale del Partito Democratico Sandro Ruotolo presente questa mattina all’incontro.
Castellammare di Stabia, storicamente contraddistinta da una forte presenza industriale e da un'influenza significativa della criminalità organizzata, sta vivendo un periodo di transizione economica e politica. Questo è il tema centrale della relazione curata dal professor Bracaccio Luciano, presentata oggi venerdì 23 maggio a una folta schiera di giornalisti e studiosi, che ha descritto la città come un vero e proprio laboratorio per comprendere le dinamiche in atto a livello nazionale.
Criminalità Organizzata e Politica Locale
Uno dei punti più allarmanti del documento riguarda il ruolo che la criminalità organizzata, tramite i clan D'Alessandro e Cesarano, gioca nella vita politica stabiese. Questi gruppi non solo influenzano la realtà sociale locale, ma hanno anche acquisito negli anni una preoccupante autonomia politica, transitando da un'influenza occultata a un coinvolgimento diretto nel sistema politico locale.
Evoluzione della Partecipazione Politica
Il professor Bracaccio ha tracciato la storia della partecipazione politica nella città, evidenziando un contrasto tra la vivace affluenza elettorale del Novecento e il calo significativo degli ultimi decenni. La polarizzazione tra DC e PCI ha dato spazio a un crescente disinteresse per la politica, riflesso in elezioni caratterizzate da una volatilità sempre maggiore. Tuttavia, il 2024 ha visto una ripresa, con l’affluenza che ha raggiunto il 65%, stimolata da fattori locali come il commissariamento straordinario e una maggiore polarizzazione del dibattito politico.
L'emergere delle Liste Civiche
Negli ultimi anni, le liste civiche si sono affermate come protagoniste della scena politica locale, superando i partiti tradizionali. Queste formazioni, basate su relazioni personali e network territoriali, si propongono come alternative credibili nel panorama politico stabiese, a dimostrazione di una crescente personalizzazione della politica. Il documento ha analizzato l'indice di preferenza e l'indice di Gini, rivelando come il voto si stia concentrando su pochi candidati nelle aree più influenzate dalla criminalità, segno evidente di un controllo territoriale.
Verso un Futuro Complesso
Le conclusioni del professor Bracaccio ci invitano a riflettere su Castellammare di Stabia come un caso emblematico per le attuali dinamiche politiche italiane. La frammentazione del sistema dei partiti e la personalizzazione del voto, insieme all'influenza innegabile della criminalità organizzata, pongono interrogativi significativi sul futuro della democrazia nella città e, per estensione, nel Paese.
Questo studio, che si propone di stimolare un dibattito più ampio su queste tematiche, evidenzia la necessità di uno studio approfondito e di interventi mirati per affrontare una realtà complessa e multi-sfaccettata. Castellammare è, ora più che mai, uno specchio delle sfide politiche italiane contemporanee.
Le parole di Sandro Ruotolo durante la conferenza stampa di presentazione dello studio promosso dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata. L'intreccio tra camorra e liste civiche.