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Castellammare - Camorra e politica, Ruotolo(PD): «Castellammare tra Sorrento e Torre Annunziata, non è un'isola felice»

Il consigliere comunale dem: «I nostri territori sono assediati dalla cattiva politica e dalla camorra ma qui si parla di verifica di maggioranza».

tempo di lettura: 2 min
15/07/2025 12:09:40

«L’allargamento delle indagini che sono partite con l’arresto del Sindaco di Sorrento per fatti di corruzione e l’ennesima operazione della procura antimafia sul territorio di Torre Annunziata confermano l’analisi ed il lavoro svolto negli ultimi mesi dall’Osservatorio stabiese contro la camorra: i nostri territori sono assediati dalla cattiva politica e dalla camorra, un combinato disposto in grado di annullare tutti gli sforzi tesi a costruire una prospettiva credibile di futuro. Questo è il dato politico dal quale partire e con il quale bisogna confrontarsi fino in fondo, senza scorciatoie auto-assolutorie o pericolose sottovalutazioni». Così l'europarlamentare e consigliere comunale del PD, Sandro Ruotolo, che commenta la doppia operazioni di questa mattina tra Sorrento e Torre Annunziata.

«La camorra controlla e governa, secondo l’ultimo rapporto della DIA, pezzi del territorio stabiese con il consenso rassegnato di una parte consistente della popolazione - dice Ruotolo - , che considera inevitabile la convivenza con questa “signoria criminale”. Anche alle ultime elezioni questo potere della camorra si è manifestato, indirizzando il proprio consenso in maniera trasversale su uomini e donne. Negli ultimi giorni si è aperta, per utilizzare un linguaggio della prima Repubblica, una “verifica della maggioranza”; io penso che si dovrebbe discutere di questo e cioè del rischio reale di un’infiltrazione della camorra nel nostro tessuto istituzionale e non delle caselle della giunta o di equilibri tra diverse correnti di partito: questa è una risposta sbagliata alle questioni che abbiamo posto, una risposta inadeguata. Dovremmo entrare nel merito di questioni fondamentali per il rilancio di Castellammare: il Piano Urbanistico, il Piano Spiagge, il recupero delle acque termali, il futuro di Fincantieri e dei due porti, la decisione di Eav di non riaprire stazioni strategiche come la fermata della Antiche Terme. Questo dobbiamo verificare indicando percorsi amministrativi, risorse e tempi certi, non gli assetti di governo, quelli restano una prerogativa di legge riconosciuta al Sindaco e solo a lui. Ed allo stesso tempo dobbiamo provare ad arrivare prima della magistratura: la politica, per tornare ad essere seria e credibile, deve arrivare prima delle inchieste giudiziarie. Non è semplice ma penso che soprattutto a Castellammare è necessario. Su questo terreno siamo pronti a confrontarci, su altro non siamo disponibili» ha concluso Ruotolo.

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