Castellammare di Stabia si trova oggi al centro di un acceso dibattito, innescato dall’entusiasmo dei cittadini per la ritrovata balneabilità del suo litorale. Un vero e proprio “mare restituito” è stato celebrato dall’amministrazione comunale con eventi di musica e street food, promettendo una stagione estiva da incorniciare. Tuttavia, i gruppi consiliari di Forza Italia, Stabia Unica e Progetto Stabia non possono fare a meno di lanciare un monito: l’entusiasmo rischia di essere vanificato da una grave mancanza progettuale.
In particolare, le forze politiche chiedono con urgenza il varo del Piano Spiaggia, senza il quale ogni iniziativa risulta parziale e poco efficace. "Mentre si festeggia – affermano i rappresentanti dei gruppi consiliari – la città è ancora priva di un piano urbanistico fondamentale per regolamentare, pianificare e valorizzare in modo duraturo il proprio tratto di costa.”
Le implicazioni di questa assenza non sono da sottovalutare. Senza un Piano Spiaggia approvato, il rischio è di vedere la spiaggia ridotta a uno spazio improvvisato, privo dei servizi necessari e di una visione a lungo termine. Gli esponenti della minoranza sottolineano che un vero “mare restituito” deve essere sinonimo di accessibilità inclusiva, equilibrio tra spiagge libere e concessioni, e opportunità di investimenti privati in sicurezza e sostenibilità.
La critica che emerge è chiara e diretta: "dopo oltre un anno dall’insediamento dell’amministrazione Vicinanza, a fronte di annunci, slogan e passerelle, nulla è stato portato in aula consiliare riguardo alla creazione del Piano Spiaggia. Questo solleva interrogativi sul reale impegno verso la progettazione e la valorizzazione dell’arenile stabiese".
Non solo quello del Piano Spiaggia, ma anche la questione della bonifica dell’arenile è al centro dell’attenzione. I gruppi consiliari rinnovano un appello pubblico all’amministrazione, chiedendo risposte chiare e tempistiche certe: “Quando arriverà il Piano Spiaggia in Consiglio Comunale? E quando è stata effettuata l’ultima bonifica dell’arenile stabiese?”
In conclusione, le forze politiche locali richiamano l’amministrazione alla responsabilità e alla necessità di "progettualità seria, trasparente e condivisa". Solo così si potrà trasformare una conquista ambientale in una risorsa economica, turistica e sociale per la comunità. Fino ad allora, avvertono, "ogni celebrazione resterà solo una bandiera sventolata nel vuoto, incapace di sostenere il futuro del litorale stabiese".
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.